Università di Torino: Bernini critica lo stop alle partnership con le aziende Vishay e Thales

L'Università di Torino ferma i progetti con Vishay e Thales. Bernini: "Deriva antiscientifica che frena l'innovazione".

08 novembre 2025 19:30
Università di Torino: Bernini critica lo stop alle partnership con le aziende Vishay e Thales - La ministra Anna Maria Bernini
La ministra Anna Maria Bernini
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La recente decisione dell'Università di Torino di sospendere temporaneamente le collaborazioni con le aziende Vishay e Thales Alenia Space ha innescato una forte reazione. La Ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, ha definito la mossa una "deriva antiscientifica" e incomprensibile. Lo stop riguarda settori strategici come i semiconduttori e l'aerospazio, sollevando dubbi sul futuro dell'innovazione in Italia.

La decisione dell'ateneo torinese e il "dual use"

L'Università di Torino ha deliberato la sospensione temporanea dei contratti di collaborazione con due attori industriali di rilevanza internazionale. Si tratta della multinazionale statunitense Vishay, specializzata nella produzione di semiconduttori, e di Thales Alenia Space, un'eccellenza europea nel settore dei satelliti. La motivazione addotta dall'ateneo risiede nei timori legati al potenziale utilizzo "dual use" delle tecnologie sviluppate. Questo termine si riferisce a beni e tecnologie che, pur nascendo per scopi civili, potrebbero teoricamente trovare applicazione anche in contesti militari. È importante sottolineare, tuttavia, che le stesse fonti indicano come le collaborazioni specifiche oggetto della sospensione non presentino collegamenti diretti con progetti di natura bellica.

Università di Torino: la reazione della Ministra Bernini

La presa di posizione dell'ateneo ha suscitato la netta disapprovazione della Ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. La Ministra ha definito la sospensione della ricerca su chip e aerospazio come una decisione incomprensibile. Secondo Bernini, questa scelta rischia di innescare una "pericolosa deriva antiscientifica" e "antistorica" per il sistema universitario italiano. Il momento, sottolinea la Ministra, è cruciale: il progresso tecnologico e l'innovazione sono oggi più che mai fattori determinanti per la competitività del Paese a livello globale. Bloccare la ricerca in questi ambiti appare, nella visione del ministero, come un segnale contrario alle esigenze strategiche nazionali.

Le implicazioni per innovazione e industria

Le conseguenze di questa sospensione potrebbero estendersi oltre le aule universitarie. La Ministra Bernini ha espresso forte preoccupazione per le ripercussioni negative sul settore tecnologico e industriale italiano. Bloccare la ricerca in settori così strategici come i semiconduttori e l'aerospazio, ha evidenziato, impatterebbe non solo il mondo accademico, ma anche i territori e l'intero sistema produttivo nazionale. L'industria italiana, infatti, conta su una stretta collaborazione con università dinamiche e proiettate verso il futuro. Bernini ha inoltre ricordato gli ingenti investimenti del governo nel piano nazionale per i semiconduttori e l'importanza dell'hub aerospaziale torinese, Is4Aerospace, come polo d'avanguardia.

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