Valutazione delle verifiche e sul voto di comportamento: le nuove regole
Nuovo anno scolastico: le nuove regole sulla comunicazione dei risultati della valutazione. Obblighi per i docenti e tutte le novità sul voto di comportamento.
Con l’avvio dell'anno scolastico 2025/2026, la normativa vigente impone regole precise sulla comunicazione della valutazione delle verifiche, che deve essere trasparente e immediata. Importanti novità riguardano anche la recente riforma sul voto in comportamento, che introduce nuove modalità di valutazione per ogni grado di istruzione.
Ritorno a scuola e prime verifiche
Con l'inizio delle lezioni in tutta Italia, fissato per la maggior parte delle regioni tra l'8 e il 16 settembre, circa sette milioni di studenti tornano tra i banchi. Questo periodo segna non solo la ripresa delle attività didattiche, ma anche l'avvio delle prime prove di verifica. La scuola ha il dovere di garantire un processo di valutazione chiaro fin da subito, coinvolgendo attivamente gli studenti e le loro famiglie nel percorso di apprendimento. Le prime valutazioni rappresentano un momento cruciale per impostare un dialogo costruttivo tra docenti e alunni, fondato su regole precise e condivise da tutto il corpo insegnante.
Valutazione trasparente e tempestiva
Ogni studente ha diritto a una valutazione chiara e puntuale, come sancito dal DPR 249/98. La normativa, espressione dell'autonomia professionale del docente, stabilisce che l'esito di una verifica, sia scritta che orale, deve essere comunicato all'alunno in modo esplicito e in presenza dei compagni. Successivamente, il voto deve essere annotato immediatamente sul registro elettronico. Questa procedura garantisce una valutazione trasparente, consentendo a studenti e famiglie di monitorare l'andamento scolastico in tempo reale ed evitare ambiguità o ritardi nella comunicazione che potrebbero compromettere la chiarezza del percorso formativo.
La riforma del voto di comportamento
La recente Legge n.150/2024 ha introdotto modifiche sostanziali per il voto di comportamento. La riforma mira a valorizzare la responsabilità e il rispetto reciproco. Per la scuola primaria, la valutazione del comportamento è ora espressa con un giudizio sintetico. Nella scuola secondaria di primo grado, invece, resta la votazione in decimi. I docenti di sostegno partecipano attivamente alla valutazione di tutti gli alunni della classe, garantendo un giudizio collegiale e completo che tiene conto del percorso di ogni singolo studente, promuovendo un ambiente educativo inclusivo e attento alle diverse necessità.