Via libera del Senato al decreto Università: misure urgenti per scuola, ricerca e sanità [TESTO]
Approvato dal Senato il decreto Università: misure urgenti per scuola, ricerca e sanità. Il testo passa ora alla Camera per l’esame definitivo.
Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge per la conversione del decreto Università, contenente disposizioni urgenti per i settori dell’università, della ricerca, dell’istruzione e della sanità. Il provvedimento ha ottenuto 78 voti favorevoli e 59 contrari, senza astensioni. Ora il testo arriva alla Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva, con tempi stretti vista la scadenza del decreto prevista per agosto.
Interventi su università, scuola, ricerca e sanità
Il decreto si muove su più fronti, intervenendo su quattro settori chiave: università, ricerca scientifica, scuola e sanità pubblica. Le misure mirano a migliorare l’efficienza amministrativa, ridurre i divari territoriali e rafforzare la competitività del sistema nazionale.
Sostegno alla ricerca pubblica
Il governo punta a rafforzare le attività scientifiche e tecnologiche degli enti pubblici di ricerca, incrementando risorse e strumenti per favorire l’innovazione. L’obiettivo è consolidare il ruolo strategico della ricerca italiana nel panorama europeo e internazionale.
Proroga per i dirigenti scolastici regionali
Per garantire continuità gestionale, gli incarichi dei direttori degli Uffici scolastici regionali verranno prorogati fino al 31 ottobre 2025. Questo intervento mira a evitare interruzioni nella governance del sistema scolastico.
Potenziamento della ricerca al Sud
Il decreto rafforza anche il Piano nazionale per la ricerca nel Mezzogiorno per il periodo 2021–2027. L’iniziativa intende colmare i divari tra Nord e Sud e favorire lo sviluppo delle competenze scientifiche e tecnologiche nei territori meridionali.
Nuove disposizioni per il personale ospedaliero-universitario
Modifiche rilevanti riguardano anche l’organizzazione del personale delle aziende ospedaliero-universitarie. Le misure introdotte puntano a migliorare la qualità dei servizi e ottimizzare la gestione interna.
Emendamenti approvati nel Decreto: focus sul settore scolastico
Diversi emendamenti approvati in Aula hanno ampliato la portata del decreto, introducendo nuove disposizioni specifiche per il comparto scuola, tra valorizzazione del personale, inclusione e stabilizzazione.
Maggiore riconoscimento per i DSGA
Viene istituito un fondo per l’aumento dell’indennità di direzione dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). I dettagli e le risorse disponibili saranno definiti in una fase successiva, ma l’intento è chiaro: valorizzare il ruolo dirigenziale nelle scuole.
Stabilità per le graduatorie AFAM
Le graduatorie del comparto AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) avranno validità fino a tre anni, garantendo maggiore continuità nei contratti del personale docente e tecnico.
Contratti stabili per i vincitori dei concorsi PNRR
Chi ha vinto un concorso finanziato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e conseguirà l’abilitazione entro il 31 dicembre 2025 potrà ottenere un contratto a tempo indeterminato dalla stessa data.
Inclusione nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Per aumentare la rappresentanza e l’attenzione al tema dell’inclusione, viene inserito nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) un rappresentante delle associazioni impegnate nel campo della disabilità.
Copertura assicurativa per studenti e personale
La copertura assicurativa scolastica e accademica sarà estesa all’anno 2025/2026 e proseguirà fino al 2034. I fondi proverranno da risorse speciali, tra cui il Fondo sociale per l’occupazione e il Fondo per l’inclusione attiva.
Titoli validi per educatori dell’infanzia
Viene ripristinata la validità dei titoli conseguiti entro l’anno accademico 2018/2019 nei corsi di laurea L-19 e LM-85bis, in Scienze dell’Educazione e Scienze della Formazione Primaria. Questa misura consente a molti esclusi dalle modifiche del decreto 65/2017 di accedere alla professione educativa nei servizi per l’infanzia.