Vince premio letterario a 10 anni: chi è Dante Benedetti
A soli dieci anni, Dante Benedetti stupisce l'Italia con una poesia sulla guerra, studiando da casa e leggendo i classici.


Dante Benedetti, un bambino di soli dieci anni originario della Val Pusteria, ha conquistato il prestigioso Premio letterario "Carlo Bo-Giovanni Descalzo". Ha vinto contro concorrenti adulti grazie a una poesia sulla Seconda Guerra Mondiale. Ma Dante non è solo un poeta: è un lettore vorace, attualmente impegnato in "Guerra e pace", e segue un percorso di istruzione parentale (homeschooling) gestito dalla madre. Un talento sorprendente che unisce scrittura, storia e studio.
Il trionfo letterario e l'ispirazione da Stalingrado
Dante Benedetti, un bambino di soli dieci anni residente a San Lorenzo di Sebato, in Val Pusteria, è emerso come un talento letterario sorprendente. Ha sbaragliato la concorrenza, composta prevalentemente da adulti, aggiudicandosi il prestigioso Premio letterario "Carlo Bo-Giovanni Descalzo" nella città di Sestri Levante. La sua vittoria ha destato scalpore non solo per la giovanissima età, ma soprattutto per la maturità del tema scelto per il suo componimento. La poesia vincente, intitolata "L’Appassionata", è dedicata infatti alla Seconda Guerra Mondiale. Intervistato sul tema, Dante ha rivelato la fonte della sua ispirazione, citando la lettura del libro "Ultime lettere da Stalingrado".
Questo testo raccoglie gli scritti dei soldati tedeschi della Wehrmacht impegnati sul fronte orientale. Il giovane poeta ha raccontato di essere stato particolarmente colpito dalla lettera di un pianista. Questi scriveva alla moglie di aver perso il pollice della mano destra e tre dita della sinistra, una ferita che, anche in caso di ritorno a casa, gli avrebbe impedito di suonare per sempre. La lettera descriveva poi un episodio toccante: un altro soldato trovò un pianoforte a coda tra le macerie e iniziò a suonare "L’Appassionata" di Beethoven. Circa cento commilitoni si radunarono per ascoltarlo, immobili, sfidando il pericolo imminente delle granate nemiche. Questa immagine così potente e drammatica ha fornito la materia prima per la sua poesia.
L'istruzione parentale di Dante Benedetti
Il talento di Dante non si limita alla scrittura poetica; è anche un lettore vorace e instancabile. Nonostante l'età, sta attualmente affrontando un capolavoro della letteratura russa, "Guerra e pace" di Tolstoj, e dichiara di essere quasi alla fine. Tra i suoi idoli letterari spicca l'italiano Mario Rigoni Stern. Dante ha espresso grande apprezzamento per lo stile e le tematiche dell'autore: "'Il sergente nella neve' mi è piaciuto tantissimo", ha commentato, aggiungendo però che "'Il bosco degli urogalli' sia il suo libro più bello". Questa passione per la lettura ha contribuito a sviluppare in lui una proprietà di linguaggio e una capacità espressiva notevoli, inusuali per un bambino e sorprendenti anche per un adulto.
La sua formazione scolastica è altrettanto particolare. Dante, infatti, non frequenta la scuola pubblica; segue un percorso di istruzione parentale (homeschooling), con sua madre Marta nel ruolo di insegnante. La madre ha spiegato che questa scelta è maturata in modo quasi naturale. Inizialmente la famiglia viveva in baite isolate, a stretto contatto con la natura. L'iscrizione alla prima elementare è coincisa con lo scoppio della grave pandemia di Covid, spingendoli a continuare con l'apprendimento domestico, con cui si sono trovati bene. Questo metodo permette loro di essere liberi e di "seguire le sue passioni e curiosità", poiché Dante è descritto come "molto sveglio" e desideroso di approfondire ogni argomento che cattura il suo interesse.
Interessi, passioni e la critica ai social
La vita di Dante non è affatto isolata, nonostante l'homeschooling. Il bambino coltiva una vasta gamma di interessi che lo tengono connesso al mondo reale e ai suoi coetanei. È uno sciatore provetto, una passione ereditata dal padre, Dietmar, che è allenatore professionista. Essendo cresciuto in Val Pusteria, ama profondamente le camminate in montagna. Pratica inoltre attività all'aperto meno comuni per la sua età, come il tiro al poligono e l'arrampicata sportiva, disciplina in cui ha già raggiunto il notevole livello 6b.
Parallelamente, nutre un interesse profondo per la storia, con una predilezione specifica per la Seconda Guerra Mondiale, in particolare "le vicende del fronte orientale", che considera il vero punto di svolta del conflitto. Oltre alle poesie, scrive molto, inclusi cinque racconti di caccia. Si dedica anche alla musica: suona il flauto dolce, sta imparando l'ukulele e possiede una balalaica e un grande tamburo. Nonostante i successi, Dante mantiene un'inaspettata umiltà, affermando di non credere di avere "doti ancora più elevate" per diventare uno scrittore da grande. Non possiede uno smartphone e ha opinioni nette sui social media, definiti "la tomba della socializzazione", luoghi dove l'anonimato favorisce l'insulto, e "la tomba della scrittura", a causa della correzione automatica che impigrisce il pensiero.