Abilitazioni docenti 2025/26: la richiesta dello SNALS

Il sindacato SNALS-CONFSAL sollecita l'avvio tempestivo dei percorsi formativi, chiedendo procedure certe e costi accessibili per i futuri insegnanti.

03 ottobre 2025 16:38
Abilitazioni docenti 2025/26: la richiesta dello SNALS - Elvira Serafini
Elvira Serafini
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In vista dell’anno accademico 2025/2026, il sindacato SNALS-CONFSAL interviene sulle abilitazioni docenti. Accolta positivamente la nota del MUR sulle procedure di accreditamento, l'organizzazione sindacale insiste per un avvio rapido dei percorsi formativi, la trasparenza delle procedure e una riduzione dei costi, attualmente insostenibili per molti aspiranti insegnanti.

Le nuove modalità di accreditamento per i corsi di abilitazione docenti

La nota della Direzione generale del MUR, che definisce le modalità per l'accreditamento dei percorsi abilitanti, è accolta con favore dallo SNALS-CONFSAL. Questo documento rappresenta un primo passo concreto verso la definizione di tempi certi e procedure trasparenti, come richiesto dal sindacato. L'articolazione dei corsi, prevista dal D.P.C.M. 4 agosto 2023, si basa su diverse configurazioni (60, 30 e 36 CFU/CFA) per rispondere alle esigenze di casistiche differenziate. Si tiene così conto delle esperienze professionali già maturate e dei titoli acquisiti. L'obiettivo è garantire una formazione iniziale mirata per l'insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado. La chiarezza fornita dal MUR è essenziale.

La richiesta di un avvio immediato

Per lo SNALS-CONFSAL è fondamentale che i corsi partano senza ritardi. Un avvio tempestivo è la condizione necessaria per permettere ai corsisti di presentare domanda per i permessi retribuiti per il diritto allo studio. Una programmazione anticipata dei calendari è altrettanto cruciale per conciliare la frequenza con gli impegni lavorativi e familiari. Il sindacato sottolinea l'importanza delle riserve di posti, ottenute dopo un serrato confronto con i ministeri. Queste tutele sono rivolte a specifiche categorie di docenti, come quelli con un servizio di almeno tre anni. Sono inclusi anche i partecipanti al concorso straordinario bis e i formatori dell'IeFP regionale.

Sostenibilità economica e tutele

Un nodo cruciale resta quello finanziario. I costi di accesso ai percorsi abilitanti gravano interamente sui docenti, raggiungendo cifre che per molti risultano insostenibili. Per questa ragione, lo SNALS-CONFSAL ha formalizzato nuovamente la richiesta di stanziare risorse pubbliche dedicate. Un intervento economico dello Stato è ritenuto indispensabile per abbattere le quote di iscrizione. L'obiettivo è garantire che l'accesso alla professione non sia precluso da barriere economiche. L'impegno del sindacato prosegue nella direzione di un sistema abilitante che sia realmente equo, di qualità e che valorizzi tutte le professionalità.