Assegno unico 2025: erogati dall'INPS 14,7 miliardi
I dati dell'INPS relativi ai primi nove mesi del 2025 confermano il ruolo centrale dell'Assegno unico per il sostegno alle famiglie italiane.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha diffuso i numeri aggiornati sui pagamenti dell'Assegno unico universale, evidenziando una spesa complessiva di 14,7 miliardi di euro tra gennaio e settembre 2025. Questa misura di welfare è diventata un pilastro fondamentale per il sostegno alla genitorialità, raggiungendo una platea molto vasta. L'analisi dei dati mostra come il sussidio garantisca un aiuto concreto, con importi che variano in base alla condizione economica del nucleo, offrendo un supporto mirato alle fasce ISEE più deboli.
Importi e beneficiari dell'Assegno unico
Nei primi tre trimestri dell'anno in corso, la prestazione ha raggiunto un totale di 6,22 milioni di famiglie, offrendo copertura economica a 9,84 milioni di figli. L'importo medio erogato per ogni figlio si attesta intorno ai 173 euro, ma questa cifra è soggetta a forti oscillazioni determinate dalla situazione patrimoniale del nucleo richiedente. Si passa infatti da un valore minimo di 57 euro, destinato a chi non presenta la Dichiarazione sostitutiva unica o supera la soglia massima di reddito, fino a un tetto di 224 euro mensili riservato ai redditi minimi. Nel solo mese di settembre, l'INPS ha erogato risorse per 1,62 miliardi di euro, supportando quasi sei milioni di nuclei familiari e confermando la capillarità della misura su tutto il territorio nazionale.
La distribuzione per fasce di reddito
L'analisi dettagliata delle erogazioni mette in luce una netta prevalenza di beneficiari all'interno della fascia ISEE più bassa, fissata entro i 17.227,33 euro. In questo scaglione si concentra circa la metà della platea totale dei figli, pari a 4,75 milioni, e il 46% dei nuclei familiari, che corrispondono a circa 2,7 milioni di famiglie. Questi cittadini percepiscono l'importo massimo previsto dalla normativa, avendo anche una media di 1,68 figli per nucleo. Al contrario, per i redditi superiori ai 45.939,56 euro o per chi non presenta l'ISEE, l'assegno scende alla quota base. È interessante notare come la progressività del sussidio garantisca, nella fascia media tra i 17mila e i 23mila euro, un assegno ancora significativo pari a circa 206 euro per figlio.
Disabilità e differenze territoriali
Un focus specifico merita la situazione dei figli con disabilità, che a settembre 2025 risultano essere circa 446.700. La maggior parte di questi minori vive in famiglie appartenenti alla fascia economica più svantaggiata e riceve un assegno medio mensile che sfiora i 294 euro. Esistono inoltre marcate differenze geografiche: mentre al Nord gli importi medi oscillano tra i 163 e i 168 euro, nel Mezzogiorno si registrano valori più alti, tra i 185 e 189 euro, a causa di una maggiore incidenza di ISEE bassi. Anche la composizione demografica varia, con le famiglie del Sud e delle Isole che presentano un numero medio di figli superiore. Infine, per la fascia dei maggiorenni tra i 18 e i 20 anni, l'importo medio scende a 79 euro mensili.