Assegno Unico 2025: importi aggiornati, novità INPS e criticità da conoscere
Assegno Unico 2025: importi, novità INPS, maggiorazioni, ISEE e criticità. Chi riceve di più e cosa cambierà per famiglie, autonomi e disabili in Italia


Nei primi tre mesi del 2025, l’INPS ha versato 4.864,3 milioni di euro a favore dell’Assegno Unico e Universale (AUU), coinvolgendo 5,96 milioni di famiglie e 9,4 milioni di figli. Questi numeri confermano l’AUU come la misura cardine del welfare familiare italiano. Tuttavia, dietro questi dati si celano disuguaglianze, critiche politiche e interrogativi sulla sua efficacia reale. Ecco cosa sta succedendo davvero con l’Assegno Unico 2025.
Una spesa pubblica che cresce (ma non per tutti)
L’Osservatorio INPS ha mostrato un trend in forte aumento. Dopo i 13,2 miliardi del 2022 e i 19,8 miliardi del 2024, le stime per il 2025 sfiorano i 20 miliardi, con 3,3 miliardi già spesi nei primi due mesi.
Tuttavia, gli importi restano disomogenei:
- Famiglie con ISEE sotto i 17.227 euro: circa 224 euro mensili per figlio
- Famiglie con ISEE sopra i 45.939 euro o senza ISEE: solo 58 euro
Questo divario continua ad alimentare polemiche sull’equità del sistema e sulla reale capacità redistributiva dell’Assegno Unico 2025.
Assegno Unico 2025: tutte le novità introdotte
A febbraio 2025, l’INPS ha pubblicato la Circolare n. 33, aggiornando gli importi dell’AUU con una rivalutazione dello 0,8%. Il nuovo assegno base per figlio minorenne parte da 201 euro nella fascia ISEE più bassa.
Tra le principali novità:
- Esclusione parziale dell’AUU dal calcolo ISEE, richiesta da tempo dalle associazioni familiari
- Aumento medio mensile di 1,3 euro per figlio, considerato però insufficiente a contrastare l’inflazione (3,1% nel 2024)
Maggiorazioni AUU 2025: ecco chi riceve di più
Il governo ha previsto diverse maggiorazioni per l’Assegno Unico 2025:
- +50% per figli sotto 1 anno: fino a 301,5 euro
- +50% per nuclei con 3 o più figli (fino ai 3 anni del più piccolo)
- 150 euro fissi per famiglie con quattro o più figli
- 23 euro al mese per madri under 21 (giudicata misura simbolica)
L’assegno per figli oltre i 21 anni cala drasticamente: solo 28,70 euro per chi non presenta ISEE. Una cifra che molte associazioni studentesche considerano inadeguata.
L’Assegno Unico 2025 riduce la povertà?
Secondo l’Istat, l’AUU ha ridotto del 18% il rischio povertà per famiglie con tre figli. Ma i benefici risultano limitati per:
- Famiglie monogenitoriali
- Nuclei con figli disabili
Le maggiorazioni per disabilità, che arrivano a 120 euro mensili, coprono solo una parte minima delle spese mediche. Inoltre, 620.000 minori in povertà assoluta non ricevono ancora l’assegno, spesso per mancanza della dichiarazione ISEE.
Il futuro dell’Assegno Unico 2025: proposte e limiti
Nel dibattito politico, le posizioni si dividono:
- L’opposizione chiede di portare l’assegno base a 250 euro
- Il centrodestra propone di destinare fondi agli asili nido
- Le partite IVA continuano a essere penalizzate: solo il 35% degli autonomi ha richiesto l’AUU nel 2024, spesso per difficoltà burocratiche
Sebbene l’AUU abbia rivoluzionato il sistema di aiuti per le famiglie italiane, la misura mostra ancora limiti evidenti: dai valori troppo bassi per alcune categorie alla scarsa inclusione dei lavoratori autonomi. Serve un intervento strutturale per rendere il sostegno davvero universale, equo e capace di ridurre le disuguaglianze.