ATA, i sindacati difendono le graduatorie 24 mesi e respingono i concorsi
Sindacati ATA contrari ai concorsi triennali proposti dal Ministero: chiedono stabilizzazioni e un piano straordinario di assunzioni.


Il confronto tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e sindacati ATA del 7 ottobre ha acceso il dibattito sulla revisione degli organici del personale ATA. Il Ministero valuta di sostituire le graduatorie 24 mesi con concorsi triennali, ma i sindacati dicono no al nuovo sistema.
Il piano del Ministero
Durante l’incontro con i sindacati, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ipotizzato di superare l’attuale sistema di reclutamento ATA basato sulle graduatorie 24 mesi, proponendo concorsi triennali per titoli ed esami. È prevista una fase transitoria per tutelare chi è già inserito in graduatoria. L’obiettivo sarebbe quello di rispondere alla procedura d’infrazione europea C155, che contesta l’abuso dei contratti a termine nel settore scolastico.
Il no dei sindacati
Le principali sigle sindacali — UIL Scuola, FLC CGIL, CISL Scuola e Anief — si sono opposte alla proposta.
Per la UIL Scuola, le graduatorie 24 mesi funzionano e non hanno bisogno di essere sostituite. Il problema reale è la mancata immissione in ruolo dopo anni di servizio, dovuta ai limiti di turnover e alle scarse risorse. Anche la CISL Scuola contesta interventi improvvisati e chiede la rimozione dei vincoli normativi che frenano le assunzioni del personale ATA.
Le richieste dei sindacati
La FLC CGIL chiede un piano straordinario di assunzioni per coprire tutti i posti vacanti e il superamento delle norme che bloccano le supplenze fin dal primo giorno di assenza. L’Anief, invece, propone una riforma strutturale del reclutamento che garantisca stabilità, continuità e qualità dei servizi scolastici, sottolineando che i concorsi triennali non risolverebbero le sanzioni europee.