Pensioni 2026: quali sono gli aumenti e i nuovi importi minimi INPS

Gli assegni previdenziali salgono a 611,85 euro grazie alla rivalutazione per l'inflazione: ecco le date dei pagamenti e le novità 2026.

23 dicembre 2025 16:00
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Dal prossimo gennaio le pensioni 2026 subiranno un incremento dell'1,4% per contrastare l'inflazione. L'INPS ha confermato il nuovo trattamento minimo e stabilito il calendario dei pagamenti per l'inizio dell'anno, garantendo la continuità dei servizi previdenziali.

Rivalutazione e importi per le pensioni 2026

Il Ministero dell’Economia ha fissato i criteri per l’adeguamento al costo della vita, portando l’assegno minimo a 611,85 euro mensili. Questa misura garantisce una maggiore tutela del potere d'acquisto per i pensionati italiani attraverso un meccanismo di perequazione automatica basato sui dati Istat.

La rivalutazione sarà applicata integralmente agli assegni fino a quattro volte il minimo, mentre per le somme superiori la percentuale subirà una riduzione progressiva. L'indice di variazione provvisoria è calcolato sulla base dell'andamento dei prezzi al consumo registrato nell'ultimo anno, in attesa del conguaglio definitivo.

Ecco i dettagli principali della manovra previdenziale:

  • Valore minimo mensile: 611,85 euro.

  • Soglia annua complessiva: circa 7.954 euro.

  • Percentuale di aumento: +1,4% a titolo provvisorio.

  • Limiti reddituali: aggiornati per l'accesso alle prestazioni assistenziali.

Calendario dei pagamenti e gestione inps

L'ente previdenziale ha terminato le operazioni di rinnovo delle prestazioni assistenziali e di accompagnamento, definendo anche i requisiti economici per l'anno a venire. La circolare normativa specifica che per il 2025 non sono previsti conguagli, poiché i valori applicati provvisoriamente sono stati confermati dai dati definitivi.

Per il primo mese dell'anno, l'erogazione delle somme avverrà eccezionalmente nel secondo giorno bancabile del mese. I beneficiari riceveranno l'accredito secondo le seguenti modalità cronologiche differenziate tra canali postali e bancari:

  • 3 gennaio 2026: ritiro o accredito per chi utilizza Poste Italiane.

  • 5 gennaio 2026: versamento su conto corrente presso gli istituti bancari.

L'INPS ricorda che gli importi aggiornati costituiscono la base per individuare le soglie di accesso alle prestazioni collegate al reddito. Questa pianificazione finanziaria permette ai contribuenti di conoscere con anticipo l'entità del proprio sostegno previdenziale per l'intero biennio.

Link alla Circolare INPS

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