Bullismo, TAR sospende la bocciatura di un 14enne

TAR sospende bocciatura di un 14enne che denuncia bullismo a scuola. Il tribunale impone nuova valutazione e richiama il diritto allo studio

02 ottobre 2025 07:15
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Un 14enne bocciato dopo gli esami di riparazione ha denunciato gravi episodi di bullismo subiti per mesi a scuola. Il TAR Puglia ha accolto il ricorso dei genitori, sospendendo la bocciatura e imponendo una nuova valutazione. La vicenda resta aperta sia sul piano penale che su quello amministrativo, con implicazioni forti sul diritto allo studio.

Denuncia e segnalazioni di bullismo

Secondo la denuncia presentata dai genitori, il ragazzo avrebbe vissuto un vero incubo tra i banchi di un istituto superiore del Brindisino. Insulti ripetuti, derisioni costanti e persino aggressioni fisiche con ferite al collo e al braccio sarebbero state documentate. Alcuni episodi risultano registrati con il cellulare e consegnati come prove. I familiari sostengono che il contesto scolastico abbia ignorato la situazione per mesi, fino alla bocciatura del ragazzo agli esami di riparazione di settembre. A quel punto la famiglia ha avviato un doppio percorso di ricorso, penale e amministrativo, contestando la mancanza di tutela e il danno subito dal minore.

Intervento del TAR e sospensione della bocciatura

Il TAR Puglia, sezione di Lecce, con la sentenza n.444/2025 depositata il 23 settembre, ha sospeso gli atti dello scrutinio finale e degli esami di riparazione. Nel decreto, il presidente della seconda sezione ha evidenziato che l’intero percorso scolastico dello studente sarebbe stato condizionato dalle vessazioni subite dai compagni. Secondo i giudici, in presenza di episodi documentati di bullismo, la scuola avrebbe dovuto attivare percorsi personalizzati e misure specifiche per garantire il diritto allo studio. Inoltre, è stata rilevata una carenza di motivazione nelle valutazioni del consiglio di classe, rafforzando l’idea che non si sia tenuto conto dell’impatto del bullismo sul rendimento scolastico.

Prossime tappe e nuove valutazioni

Il TAR ha imposto all’amministrazione scolastica di effettuare entro il 30 settembre una nuova e dettagliata valutazione della situazione dello studente. Successivamente, la camera di consiglio collegiale, fissata per il 20 ottobre, permetterà un esame più ampio del ricorso. La vicenda rimane quindi aperta su due fronti: quello penale, per accertare le responsabilità legate agli episodi di bullismo, e quello amministrativo, per verificare la correttezza delle decisioni scolastiche. Al centro resta la questione del diritto all’inclusione scolastica e alla protezione dei minori, chiamando in causa la capacità delle istituzioni di prevenire e contrastare le condotte lesive nei contesti educativi.