CCNL Scuola, Gilda: 'Aumenti stipendi inadeguati, occorrono interventi'

Il sindacato Gilda degli Insegnanti denuncia risorse insufficienti per il rinnovo del CCNL Scuola 2022-24 e chiede un impegno politico concreto.

11 ottobre 2025 08:26
CCNL Scuola, Gilda: 'Aumenti stipendi inadeguati, occorrono interventi' - Gilda degli Insegnanti
Gilda degli Insegnanti
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Proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL Scuola 2022-24. Durante l'ultimo incontro all'Aran, il sindacato Gilda degli Insegnanti ha espresso forte preoccupazione. Le risorse stanziate sono giudicate inadeguate a fronte dell'inflazione, penalizzando ancora una volta il personale scolastico con stipendi notevolmente inferiori alla media del pubblico impiego.

Un divario economico inaccettabile

Durante il recente incontro all'Aran per il rinnovo del CCNL Scuola, la Gilda degli Insegnanti ha ribadito con forza la propria posizione. L'aumento del 6% previsto per il triennio 2022-24 è giudicato del tutto insufficiente se confrontato con un'inflazione che ha raggiunto il 16%. Questa discrepanza aggrava il divario economico per una categoria che parte già da una posizione svantaggiata. Docenti e personale scolastico, infatti, hanno retribuzioni nettamente inferiori alla media della pubblica amministrazione, rendendo la situazione una grave penalizzazione per l'intero personale docente. Il sindacato sottolinea come questi stipendi, vicini alla soglia di povertà, contraddicano la narrazione politica che afferma di voler valorizzare la professione.

Le richieste per il CCNL Scuola

Le richieste del sindacato sono chiare e si articolano su più fronti. La Gilda invoca un'immediata integrazione di nuove risorse per il CCNL Scuola. Si esige inoltre un impegno politico concreto da inserire nella prossima legge di bilancio, guardando anche al rinnovo contrattuale futuro, quello del 2025-27. Dato che il contratto attuale è di fatto "congelato" dai vincoli di bilancio, la proposta è quella di introdurre un pagamento una tantum più consistente. Questo importo straordinario servirebbe a recuperare in parte il potere d'acquisto perso dai docenti. L'obiettivo finale resta quello di ottenere stipendi tabellari più robusti e dignitosi per il futuro.

Un appello alla coerenza politica

La posizione del sindacato si conclude con un forte appello alla politica, affinché passi dalle parole ai fatti concreti. Viene sottolineato come, a parità di titolo di studio, il personale scolastico guadagni tra il 20% e il 30% in meno rispetto ai colleghi di altri settori pubblici, diventando di fatto il fanalino di coda della Pubblica Amministrazione. Questa condizione non è più sostenibile. L'invito è a mettere realmente l'istruzione e la scuola pubblica statale al centro dell'agenda politica del Paese. Il rinnovo del CCNL Scuola diventa, quindi, un banco di prova cruciale per verificare la reale volontà di investire nel futuro della formazione e dei suoi professionisti.

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