Certificato di malattia da remoto: la svolta nella PA

Una rivoluzione per i dipendenti pubblici: il certificato di malattia da remoto diventa realtà grazie al nuovo Ddl Semplificazioni approvato.

01 dicembre 2025 14:00
Certificato di malattia da remoto: la svolta nella PA - Attestato di malattia telematico
Attestato di malattia telematico
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Il mondo della Pubblica Amministrazione cambia volto con l'introduzione ufficiale del certificato di malattia da remoto. Questa misura, attesa da tempo, permette ai medici di rilasciare la documentazione necessaria tramite una visita medica a distanza, senza l'obbligo della presenza fisica. L'obiettivo è modernizzare i servizi e garantire tecnologie digitali sicure per tutti i lavoratori del settore pubblico.

Cosa cambia con il Ddl Semplificazioni

L'approvazione del decreto segna un passaggio storico verso la modernizzazione dei servizi pubblici digitali e la gestione delle assenze. Fino a oggi, i dipendenti della Pubblica Amministrazione erano vincolati alla visita in presenza per giustificare l'assenza, ma la nuova normativa elimina questo obbligo favorendo la telemedicina.

Requisiti per il certificato di malattia da remoto

La possibilità di ottenere la certificazione a distanza non è automatica, ma subordinata al rispetto di condizioni fondamentali per garantire la tutela del paziente. Le nuove regole prevedono tre criteri imprescindibili:

  • il medico deve avere una conoscenza pregressa della storia clinica del paziente;

  • i sintomi o lo stato di salute devono essere compatibili con una valutazione clinica remota;

  • la piattaforma utilizzata per il collegamento deve assicurare la massima sicurezza e tracciabilità dei dati.

I vantaggi per lavoratori e amministrazione

Il Ministro Paolo Zangrillo ha accolto con favore la riforma, sottolineando come questa semplifichi la vita dei cittadini riducendo gli spostamenti non necessari. L'adozione di questi strumenti avvicina la PA a un modello organizzativo più flessibile, efficiente e in linea con le moderne esigenze lavorative.

La misura diventerà pienamente operativa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, aprendo nuove prospettive per una gestione più smart e responsabile della salute pubblica.

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