Classi pollaio, proposta di legge di Ilaria Salis (AVS): tetto max di 20 alunni

Stop alle classi pollaio: l'iniziativa popolare di AVS, il sostegno di Ilaria Salis e la posizione contraria del Ministro Valditara.

26 ottobre 2025 14:00
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Il dibattito sulle classi pollaio in Italia si riaccende. Una proposta di legge di iniziativa popolare, lanciata da Alleanza Verdi Sinistra, mira a ridurre il numero di alunni per classe. L'obiettivo è fissare un tetto massimo per migliorare la qualità della didattica e le condizioni di lavoro. L'iniziativa, sostenuta dall'europarlamentare Ilaria Salis, incontra però l'opposizione del Ministro Valditara, che difende l'attuale sistema.

I dettagli della proposta di legge popolare

La proposta di legge di iniziativa popolare, avviata lo scorso 23 settembre da Alleanza Verdi Sinistra, introduce paletti precisi per combattere il sovraffollamento scolastico. Il cuore dell'iniziativa è la definizione di un limite massimo di studenti: non più di 20 alunni per classe nelle situazioni ordinarie. Questa soglia si ridurrebbe ulteriormente per favorire un'effettiva inclusione.

Si prevede, infatti, un massimo di 18 studenti qualora in classe sia presente uno studente con disabilità certificata. Il limite scenderebbe ulteriormente a 15 studenti nel caso di compresenza di più alunni con disabilità. L'obiettivo dichiarato è garantire maggiore attenzione pedagogica e un supporto individualizzato, spesso difficile da attuare nelle attuali condizioni di affollamento.

Oltre le classi pollaio: le altre misure

L'iniziativa contro le classi pollaio non si ferma alla sola riduzione numerica. La proposta di AVS include misure strutturali per il contrasto alla dispersione scolastica e il recupero dei divari territoriali. Si chiede una maggiore attenzione al Sud e alle aree interne, zone dove il gap negli apprendimenti è più marcato e lo spopolamento avanza. Per contrastare l'abbandono scolastico e promuovere il benessere psicologico di studenti e studentesse, si punta a un ambiente di apprendimento più sereno.

Inoltre, si chiede di fermare gli accorpamenti e le chiusure di plessi, proponendo un dirigente scolastico ogni 400 studenti (200 nelle piccole isole e aree montane). La proposta include anche un aumento del personale ATA per migliorare sorveglianza e assistenza, e una revisione dei finanziamenti alle scuole private.

Le reazioni: Salis a favore, Valditara frena

L'iniziativa ha ricevuto il sostegno dell'europarlamentare Ilaria Salis, che via X ha rilanciato la raccolta firme. "Da ex insegnante", ha scritto, "so quanto sia fondamentale evitare classi sovraffollate: migliora le condizioni di lavoro... e favorisce l'apprendimento". Secondo Salis, una classe più piccola permette "più tempo, più cura e un'attenzione maggiore ai singoli percorsi". Una visione in netta contrapposizione con quella del Ministro Giuseppe Valditara.

Proprio di recente, il Ministro dell'Istruzione ha definito "superficiale" l'idea che le classi piccole risolvano il problema. Citando studi Invalsi e l'esempio della Francia, Valditara ha sostenuto che "le classi piccole paradossalmente hanno rendimenti minori". Pur rigettando le classi pollaio, ha definito "corretta" la numerosità attuale, suggerendo invece di aumentare gli insegnanti (italiano e matematica) per attuare una "personalizzazione della didattica".

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