Collaboratori scolastici: danno erariale ridotto in caso di titoli falsi

La Corte dei Conti dimezza il risarcimento dei Collaboratori scolastici con diploma contraffatto: le mansioni restano utili alla scuola

17 dicembre 2025 16:00
Collaboratori scolastici: danno erariale ridotto in caso di titoli falsi - Corte dei Conti
Corte dei Conti
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Un recente orientamento giurisprudenziale ridimensiona il danno erariale imputabile ai Collaboratori scolastici assunti con titolo di studio falso. I giudici contabili valutano l'effettiva utilità delle prestazioni lavorative rese all'amministrazione, evitando così la restituzione integrale degli stipendi percepiti indebitamente.

Il caso dei diplomi contraffatti a scuola

La vicenda trae origine dalla denuncia della Procura Regionale contro un dipendente accusato di aver ottenuto un incarico pubblico presentando un titolo di studio falso. Le indagini hanno portato alla luce un vero e proprio sistema criminale organizzato, dedito alla vendita di certificazioni fittizie utilizzate per scalare le graduatorie. Nonostante la gravità dell'illecito, che includeva la falsificazione di registri e verbali d'esame, la magistratura ha dovuto valutare l'effettivo impatto economico sul Ministero, aprendo a una nuova interpretazione sul risarcimento dovuto allo Stato in queste specifiche circostanze.

Valutazione del danno e tipologia di incarico

La Corte dei Conti ha distinto tre scenari per quantificare il pregiudizio economico. Se per mansioni altamente specialistiche la mancanza di titoli reali impone la restituzione integrale dello stipendio, la situazione muta per incarichi meno complessi. Nel caso in cui il lavoratore, pur con diploma contraffatto, svolga correttamente mansioni routinarie, l'amministrazione ne trae comunque un vantaggio. In questo scenario, si riconosce una sostanziale riduzione del debito risarcitorio, dimezzando spesso la somma richiesta, poiché il lavoro svolto ha garantito il funzionamento del servizio scolastico.

Le mansioni dei Collaboratori scolastici

I giudici hanno sottolineato che le attività del personale ATA sono essenzialmente pratiche e manuali. Trattandosi di prestazioni elementari, l'assenza del titolo valido non annulla totalmente l'utilità del servizio reso all'istituto. Tra i compiti valutati positivamente rientrano:

  • sorveglianza degli alunni e accoglienza all'ingresso;

  • pulizia dei locali e degli arredi scolastici;

  • assistenza durante la mensa e cura dell'igiene. Di conseguenza, la sentenza stabilisce che il danno non corrisponde all'intero stipendio, ma viene calcolato in una quota percentuale ridotta.

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