Concorso PNRR3, caso Taviano: la smentita dell'aggressione
La difesa della docente respinge le accuse del dirigente sulla presunta aggressione al Concorso PNRR3 e annuncia azioni legali per chiarire la vicenda.
In merito alla presunta aggressione al Concorso PNRR a Taviano, l'avvocato della candidata nega ogni violenza. La donna sostiene di essere stata aggredita verbalmente e denuncia gravi inadeguatezze logistiche, preannunciando il ricorso all'Autorità Giudiziaria per stabilire la verità sui fatti accaduti.
La versione della candidata sul concorso PNRR3
La ricostruzione fornita dal dirigente scolastico Ivano De Luca viene integralmente contestata dal legale della candidata, l'avvocato Mario Luigi Aiezza. Secondo la nota difensiva, non vi sarebbe stata alcuna aggressione fisica o verbale da parte dell'insegnante, né la sottrazione di dispositivi elettronici o telefoni di servizio. La difesa sostiene invece che la donna sia stata vittima di un atteggiamento veemente da parte del preside, una situazione di forte stress che l'ha portata a cadere a terra e a richiedere l'intervento urgente dei sanitari e delle forze dell'ordine.
Critiche alla sicurezza del concorso PNRR3 di Taviano
Oltre alla dinamica dello scontro personale, il comunicato pone l'accento sulle condizioni ambientali in cui si è svolta la prova. Vengono denunciate presunte carenze strutturali e organizzative della sede d'esame, che avrebbero compromesso la serenità necessaria per lo svolgimento del test. La candidata, sentendosi lesa nella propria dignità professionale, attende ora di essere audita dagli organi ministeriali competenti per esporre la propria versione.
Ecco i punti chiave sollevati dalla difesa:
Assenza totale di violenza da parte della candidata verso il pubblico ufficiale.
Presunto ostacolo iniziale alla richiesta di soccorso medico.
Volontà di procedere nelle sedi giudiziarie opportune per tutelare la propria immagine.