Concorso PNRR3: cosa succede ai posti in caso di rinunce?

Chiarimenti sulla gestione dei posti del Concorso PNRR3: le rinunce favoriranno lo scorrimento degli idonei, non i vincitori del PNRR1.

A cura di Scuolalink Scuolalink
28 ottobre 2025 10:00
Concorso PNRR3: cosa succede ai posti in caso di rinunce? - Concorso PNRR 3 Fase transitoria
Concorso PNRR 3 Fase transitoria
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Un recente chiarimento fa luce sulla gestione dei posti vacanti nel Concorso docenti PNRR3. Molti candidati si chiedono cosa accada in caso di rinuncia da parte dei vincitori. La risposta fornita dall'esperto Luigi Quattrocchi su Orizzontescuola TV è netta: i posti restano al PNRR3. Non vi sarà alcun trasferimento verso altre procedure concorsuali, come il PNRR1. I posti saranno assegnati tramite scorrimento della graduatoria degli idonei.

La gestione delle rinunce nel PNRR3

Un interrogativo di fondamentale importanza per migliaia di aspiranti docenti è stato recentemente chiarito durante il question time del 13 ottobre 2025 su OrizzonteScuola TV. L'evento, condotto da Andrea Carlino, ha visto la partecipazione dell'esperto Luigi Quattrocchi, il quale ha affrontato la delicata gestione delle procedure concorsuali finanziate dal PNRR. Il focus principale si è concentrato su una domanda specifica: come verranno amministrati i posti disponibili qualora i vincitori del Concorso docenti PNRR3 decidessero di rinunciare al ruolo? Il dubbio più diffuso tra i candidati riguardava la possibilità che tali posti potessero essere dirottati verso i vincitori o gli idonei della procedura precedente, il PNRR1.

La risposta di Quattrocchi è stata diretta e inequivocabile: "No". I posti non vengono trasferiti tra diverse procedure. Questa netta separazione tra i concorsi è un principio amministrativo chiave per garantire la corretta allocazione delle risorse previste dal piano. La chiarezza su questo punto è essenziale per tutelare gli idonei della procedura PNRR3, che sono i diretti interessati a un eventuale scorrimento.

Concorso PNRR3: i posti restano agli idonei

L'esperto ha ulteriormente precisato il meccanismo di assegnazione. I posti che sono stati specificamente accantonati per il Concorso docenti PNRR3 rimangono strettamente vincolati a quella singola procedura. In caso di rinuncia da parte di un vincitore, il posto non viene né annullato né riassegnato a graduatorie esterne. Si attiva, invece, il meccanismo dello scorrimento all'interno della stessa graduatoria di merito. I posti resisi disponibili saranno quindi offerti ai candidati che, pur avendo superato tutte le prove concorsuali, si sono classificati come idonei nel PNRR3.

Questa disposizione è saldamente ancorata a quanto previsto dal bando ufficiale, valido sia per il settore infanzia e primaria, sia per la scuola secondaria. Il testo normativo afferma infatti che la graduatoria, composta al massimo dal numero di posti banditi, è soggetta a "successiva integrazione" in caso di eventuali rinunce all'immissione in ruolo. Tale integrazione avviene attingendo ai candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove.

Scenari futuri e i nodi da sciogliere

La procedura appare quindi lineare: le rinunce vengono coperte dallo scorrimento degli idonei del PNRR3. Ma cosa succederebbe nello scenario, forse improbabile ma non impossibile, in cui l'elenco degli idonei si esaurisse prima di aver coperto tutti i posti lasciati liberi? In questa specifica circostanza, i posti residui dovrebbero confluire in un sistema diverso. Si prevede che vengano attribuiti tramite i nuovi elenchi regionali per il ruolo, la cui implementazione è attesa a partire dall'anno scolastico 2026/27. Tuttavia, questo scenario apre un ulteriore interrogativo, al momento senza risposta ufficiale.

Non è ancora stato definito se un candidato risultato idoneo nella procedura PNRR1 potrà iscriversi in questi nuovi elenchi regionali. Se fosse possibile, questi candidati potrebbero ambire ai posti PNRR3 rimasti vacanti. Per dirimere questo e altri dubbi operativi, è atteso un apposito decreto ministeriale sugli elenchi regionali. La scadenza prevista per tale provvedimento è fissata entro il 31 dicembre 2025.

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