Concorso sostegno PNRR3: perché i docenti INDIRE potranno partecipare e quelli del TFA no
Concorso PNRR3 per il sostegno i docenti INDIRE potranno partecipare, quelli del TFA no: differenza è nei tempi, ma la disparità è evidente.


Nel concorso PNRR3 per il sostegno si è aperta una disparità tra docenti dei percorsi INDIRE e del TFA decimo ciclo. Solo i primi potranno partecipare, grazie ai tempi di conseguimento del titolo. Una differenza che, pur basata su motivi tecnici, solleva questioni di equità e coerenza nel trattamento dei futuri insegnanti specializzati.
La differenza nasce dai tempi
Alla base dell’esclusione dei docenti del TFA sostegno X ciclo dal concorso PNRR3 vi è una questione di tempistica. I corsisti dei percorsi universitari TFA non riusciranno, secondo le attuali previsioni, a conseguire la specializzazione entro il 31 dicembre 2025, data entro cui è possibile sciogliere la riserva e accedere alla procedura concorsuale. Diversamente, chi sta completando il percorso formativo INDIRE per il sostegno con fondi PNRR potrà ottenere il titolo entro la stessa scadenza e presentarsi regolarmente al concorso. Si tratta quindi di una distinzione puramente amministrativa, che non riguarda i contenuti o la qualità della formazione, ma la durata effettiva dei corsi e i tempi di rilascio delle certificazioni.
Una disparità che divide i docenti
La conseguenza di questa differenza temporale è una forte disparità tra categorie di docenti, entrambe impegnate in percorsi analoghi di specializzazione sul sostegno. I docenti del TFA, pur avendo completato buona parte del loro iter formativo, non potranno concorrere immediatamente, trovandosi penalizzati da un calendario che non dipende dalla loro volontà. Tale situazione ha alimentato un diffuso senso di ingiustizia e frustrazione, poiché i percorsi — sia universitari che ministeriali — mirano entrambi a formare insegnanti specializzati per gli alunni con disabilità. Tuttavia, solo una parte potrà accedere alla stabilizzazione in tempi rapidi, mentre gli altri dovranno attendere ulteriori procedure future.
Necessità di un intervento correttivo
La questione evidenzia la necessità di un intervento chiarificatore da parte delle istituzioni. Se l’obiettivo del PNRR è colmare il fabbisogno di insegnanti di sostegno, allora sarebbe opportuno riconoscere pari opportunità di accesso a tutti coloro che stanno completando la formazione entro l’anno accademico. La differenza tra INDIRE e TFA, pur giustificata da motivi organizzativi, rischia di compromettere la coerenza del sistema di reclutamento, oltre a generare conflitti tra lavoratori che condividono lo stesso obiettivo professionale. Una soluzione potrebbe consistere in una finestra straordinaria di partecipazione con riserva, per evitare che la burocrazia prevalga sul merito e sulla reale preparazione degli aspiranti docenti.