Contratto Istruzione Ricerca: cosa chiederà Anief il 31 ottobre all'Aran
Il rinnovo del contratto Istruzione Ricerca 2022-24 avanza. Il 31 ottobre nuovo incontro Aran-sindacati sulle richieste Anief e gli aumenti.


La trattativa per il rinnovo contrattuale 2022-24 entra nella fase decisiva. Il 31 ottobre è previsto un nuovo incontro tra Aran e sindacati per il Contratto Istruzione Ricerca. Sul tavolo ci sono gli incrementi economici proposti dall'amministrazione e le numerose richieste del sindacato Anief. Si punta a definire temi cruciali dell'accordo, inclusi gli aumenti per università e ricerca.
Le rivendicazioni normative e organizzative di Anief
Il sindacato Anief, guidato da Marcello Pacifico, porta al tavolo diverse richieste chiave. Si chiede il riconoscimento dei buoni pasto a tutto il personale, analogamente ad altri settori pubblici come le Funzioni centrali. Fondamentale è la revisione degli scatti di anzianità: la proposta mira a introdurre gradini ogni 4 anni e a ripristinare il primo "scatto" dopo soli tre anni dall'assunzione in ruolo. Si insiste con forza sulla piena parità di trattamento tra personale precario e personale di ruolo. Tra le richieste figurano anche l'introduzione della settimana corta a regime e l'attivazione di un'equa indennità di sede, destinata a chi opera in contesti difficili o lontani dalla residenza. Anief rivendica inoltre l'inquadramento del compenso per tutor e orientatori e l'attuazione delle figure di sistema per introdurre il middle management nella scuola.
La proposta economica per il Contratto Istruzione Ricerca
Sul fronte economico, la proposta dell'Aran per il settore Istruzione prevede aumenti sullo stipendio tabellare che variano. Per i docenti, gli incrementi lordi mensili oscillano tra 105 e 177 euro. Per il personale amministrativo e di elevata qualificazione, la forbice va da 82 a 186 euro lordi. Sono inoltre previsti arretrati medi stimati in 1.444 euro lordi. L'aumento complessivo per la scuola si attesta al 6% e riguarda sia lo stipendio tabellare sia il salario accessorio (RPD per i docenti e CIA per gli ATA). Le indennità fisse, comprensive delle indennità di vacanza contrattuale e del decreto anticipi, prevedono un incremento medio annuo di 144 euro lordi per i docenti, 114 euro per gli ATA e 192 euro lordi per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).
Le strategie sindacali di Anief contro il divario retributivo
Alla proposta si aggiunge un'una tantum media di 142 euro lorde, introdotta dal decreto legge 127/25 su iniziativa del ministro Valditara e derivante da economie interne al comparto. La distribuzione di questa cifra è ancora oggetto di approfondimento. Anief, tuttavia, mantiene il focus sul divario retributivo con altri comparti, stimato in circa 10.000 euro annui in meno rispetto ai dipendenti delle Funzioni Centrali. L'obiettivo è annullare l'impatto dell'inflazione (superiore al 15% nell'ultimo triennio). Per accelerare l'erogazione degli aumenti, Anief valuta la possibilità di separare la firma della parte economica da quella normativa. Questa strategia permetterebbe di garantire subito gli incrementi, per poi concentrarsi sulle norme nel Ccnl 2025-2027, sbloccando i fondi già disponibili e garantendo un secondo aumento medio di 150-160 euro lordi, privo degli anticipi già goduti.