Decreto Scuola 2025: tornano le GM per i concorsi docenti con l'apertura agli idonei PNRR fino al 30% dei posti
Il Decreto Scuola introduce l’apertura agli idonei dei concorsi PNRR fino al 30% dei posti banditi senza limiti temporali, rilanciando le graduatorie di merito.


Con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Scuola, viene confermata una svolta significativa per i futuri insegnanti: tornano le graduatorie di merito nei concorsi per docenti. A darne notizia è Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, che sottolinea come il provvedimento rispecchi un impegno portato avanti in sinergia con la Task force PNRR della Commissione europea. Una delle principali novità consiste nell’apertura agli idonei dei concorsi PNRR per una quota fino al 30% dei posti banditi, senza più vincoli temporali. Questo rappresenta un passo avanti verso un sistema di reclutamento più equo e stabile per chi ha superato le prove concorsuali.
Riconoscimento dello status per gli idonei: una stabilizzazione annunciata
La nuova misura riconosce agli idonei PNRR uno status giuridico che rende l’assunzione a tempo indeterminato una mera questione di tempistiche, non più di incerte possibilità. Tale cambiamento è destinato a snellire le procedure di inserimento nei ruoli scolastici, garantendo una prospettiva occupazionale certa e più rapida. Al tempo stesso, il Decreto mantiene l’accesso ai posti disponibili anche per gli idonei del concorso ordinario 2020, molti dei quali sono già stati assunti grazie al precedente Decreto PA bis, e per quelli dello straordinario 2020, ampliando la platea di beneficiari.
Obiettivo 70mila assunzioni PNRR: accelerazione e semplificazione nel Decreto Scuola 2025
Secondo quanto spiegato da Pittoni, il nuovo impianto normativo contribuirà a centrare più velocemente l’obiettivo delle 70mila assunzioni previsto dal PNRR, semplificando i percorsi di immissione in ruolo e favorendo un utilizzo più efficace delle graduatorie esistenti. Questo dovrebbe permettere al Ministero dell’Istruzione di disporre di maggiori margini di manovra, accelerando i tempi e agevolando il progressivo svuotamento delle graduatorie ancora in essere. La riforma rappresenta quindi una risposta concreta alla necessità di potenziare l’organico docente in vista delle scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Continuità e valorizzazione del merito: un cambio di rotta strutturale
Il ritorno delle graduatorie di merito nel reclutamento scolastico segna una scelta politica volta a premiare la preparazione dei candidati e a garantire una maggiore continuità didattica. La nuova normativa riconosce e valorizza l’impegno di chi ha superato prove selettive, offrendo garanzie di stabilità lavorativa e riducendo il ricorso a soluzioni temporanee. In questo modo, si intende non solo valorizzare le competenze, ma anche rendere più efficiente il sistema scolastico nazionale, in linea con le direttive europee e con gli obiettivi strategici del PNRR.