Diritti dei bambini: l'analisi di Novara sul caso della famiglia nel bosco

Il pedagogista commenta la vicenda e ricorda che i diritti dei bambini prevalgono sulla proprietà genitoriale e richiedono tutele.

26 novembre 2025 09:15
Diritti dei bambini: l'analisi di Novara sul caso della famiglia nel bosco - Daniele Novara
Daniele Novara
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Il pedagogista Daniele Novara analizza il delicato caso della famiglia con i bambini ritrovata a vivere nel bosco. Per l'esperto, i diritti dei bambini sono prioritari e non possono essere oscurati dalle scelte di vita radicali degli adulti. I figli non sono oggetti di cui disporre a piacimento, ma soggetti che necessitano di tutela statale costante e opportunità di crescita adeguate. È fondamentale garantire il benessere dei minori sopra ogni altra logica, assicurando loro un futuro protetto e integrato nella società civile.

I figli non sono proprietà esclusiva

Il direttore del Centro Psicopedagogico per l’educazione pone l'accento su un concetto imprescindibile: i figli non possono essere intesi come una proprietà esclusiva da gestire arbitrariamente. Sebbene i genitori detengano la responsabilità educativa primaria, il loro raggio d'azione incontra limiti etici e giuridici invalicabili in una società moderna. Lo Stato ha il dovere morale e legale di intervenire qualora si configurino situazioni di maltrattamenti e abusi o scelte di vita che privano i piccoli delle loro necessità evolutive. La magistratura interviene dunque non per punire, ma per ristabilire i diritti fondamentali che rischiano di essere violati da una visione proprietaria dell'infanzia.

La tutela dei diritti dei bambini e le istituzioni

L'azione delle autorità giudiziarie non deve essere percepita come un'ingerenza ostile, bensì come l'espressione di una responsabilità collettiva volta a difendere i soggetti più fragili della comunità. La salvaguardia dell'integrità fisica e psicologica rappresenta la priorità assoluta, superiore a qualsiasi convinzione ideologica genitoriale. Novara ribadisce come le istituzioni debbano fungere da presidio di garanzia contro ogni forma di isolamento dannoso. In questo contesto, i diritti dei bambini richiedono una vigilanza costante e puntuale per evitare che situazioni di estrema marginalità o segregazione si trasformino in danni permanenti per la loro crescita emotiva e relazionale.

Il declino dell'attenzione verso l'infanzia

Il pedagogista denuncia un preoccupante calo di attenzione verso l'infanzia, tema spesso ignorato dal dibattito pubblico salvo nei casi di cronaca eclatanti. I minori hanno bisogno di esperienze concrete: il diritto al gioco, l'interazione con i coetanei e l'istruzione formale non possono essere sacrificati. Un'educazione priva di socialità o confinata agli schermi rischia di essere nociva. È urgente avviare un confronto serio sui confini della potestà genitoriale. Bisogna assicurarsi che i legami genitori-figli favoriscano l'autonomia e non diventino gabbie che limitano lo sviluppo delle potenzialità umane e la scoperta del mondo reale.

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