Docenti, aumenti di 416 euro e nuovi contratti: per Valditara si tratta di un 'risultato storico'
Il ministro Valditara annuncia la chiusura di tre rinnovi contrattuali per la scuola, con aumenti medi per i docenti di 416 euro.
Il ministro Valditara ha annunciato un risultato storico per la scuola: tre rinnovi contrattuali in una legislatura. Due accordi sono già firmati e il terzo è in dirittura d'arrivo. Questo percorso porterà aumenti medi significativi per i docenti, quantificati in 416 euro mensili. L'impegno del Governo mira a valorizzare il personale scolastico e a restituire dignità economica al comparto.
Un traguardo storico per i rinnovi contrattuali
L'annuncio è arrivato direttamente dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante un intervento significativo presso l'Istituto comprensivo 3 Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Il ministro ha voluto sottolineare un traguardo eccezionale nel panorama delle relazioni sindacali: la chiusura imminente di ben tre rinnovi contrattuali distinti per il comparto scuola all'interno della medesima legislatura. Si tratta, secondo le dichiarazioni del ministro, di un evento che non trova precedenti nella storia recente della scuola italiana, a testimonianza di un impegno governativo forte e mirato. Questo risultato è il frutto di un percorso negoziale intenso volto a dare risposte concrete al personale.
Aumenti per i docenti e dettagli dei contratti
Entrando nel merito degli accordi, il ministro Valditara ha specificato che due dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) risultano essere già stati formalmente sottoscritti dalle parti sociali. Il terzo accordo, invece, pur non essendo ancora finalizzato, si troverebbe "a buon punto" secondo quanto riferito, con una prospettiva di completamento fissata entro l'anno 2026. Il fulcro di questa manovra risiede negli incrementi retributivi previsti per il personale, con una particolare attenzione agli stipendi dei docenti, che vedranno un aumento medio quantificato in 416 euro mensili.
L'obiettivo della riforma e il fronte sindacale
Il ministro ha definito questa cifra come "senz'altro interessante" se inserita nel contesto più ampio delle attuali politiche salariali destinate al settore pubblico italiano. L'obiettivo dichiarato di questa serie di rinnovi non è solo economico, ma mira a consolidare una riforma retributiva e contrattuale più ampia, che possa finalmente restituire la necessaria dignità economica a tutte le figure professionali della scuola. Valditara ha infatti menzionato esplicitamente, oltre ai docenti, anche il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e i dirigenti scolastici come beneficiari di questo percorso.