Rinnovi dei contratti scuola, Valditara: 'La CGIL fa opposizione'
Valditara illustra gli aumenti per docenti e ATA e accusa la CGIL di "buttare in politica" la trattativa sul contratto scuola.
Il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha difeso l'operato del Governo sui contratti della scuola, rispondendo alle critiche della CGIL. Il sindacato non ha sottoscritto l'ipotesi di CCNL 2022-2024. Valditara rivendica due contratti firmati in tre anni e accusa la CGIL di fare opposizione politica, rendendo difficile il dialogo costruttivo.
Gli aumenti previsti dai nuovi contratti scuola
Intervenendo a margine di un evento, il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha difeso l'azione del governo in materia di rinnovi contrattuali per il comparto scolastico. Valditara ha sottolineato come, a suo dire, gli stipendi dei docenti siano rimasti bloccati per un decennio prima dell'attuale amministrazione. Il Ministro ha rivendicato la firma di "due contratti in tre anni", evidenziando come siano già state poste le basi per la sottoscrizione di un terzo accordo. Entrando nel dettaglio delle cifre, Valditara ha illustrato la progressione degli incrementi medi.
Con il CCNL 2019-2021, l'aumento medio è stato di 123 euro per i docenti e 89 euro per il personale ATA. Il recente contratto 2022-2024, firmato il 5 novembre dalla maggioranza dei sindacati ma non dalla CGIL, prevede ulteriori 150 euro per i docenti e 110 euro per gli ATA. Il Ministro ha inoltre proiettato questi dati nel futuro, indicando che con il rinnovo 2025-2027, attualmente in fase di trattativa, gli aumenti complessivi lordi mensili raggiungeranno quota 416 euro per gli insegnanti e 303 euro per il personale ATA.
Arretrati, detassazione e nuove misure di welfare
Oltre agli aumenti stipendiali a regime, il Ministro Valditara ha posto l'accento sulle somme una tantum e sugli arretrati. Il contratto 2022-2024 prevede arretrati specifici pari a 1.948 euro per i docenti e 1.427 euro per il personale ATA. Queste cifre, sommate agli arretrati che matureranno con il prossimo rinnovo contrattuale, porteranno, secondo le stime del Ministero, a un totale di circa 2.500 euro per i docenti e oltre 1.830 euro per il personale ATA.
A queste misure si aggiunge uno stanziamento di 170 milioni di euro nella recente legge di bilancio, destinati alla detassazione del salario accessorio. Questa misura si tradurrà in circa 140 euro aggiuntivi "una tantum" per il personale scolastico. Valditara ha infine introdotto il concetto di una "nuova politica di welfare" per il comparto. Dal gennaio 2026, sarà operativa un'assicurazione sanitaria, voluta dal Ministro, che garantirà rimborsi fino a 3.000 euro annui, affiancandosi alla copertura per gli infortuni sul lavoro, in precedenza a carico dei lavoratori.
Valditara e lo scontro con la CGIL
Il punto focale della polemica è la mancata sottoscrizione dell'ipotesi di CCNL 2022-2024 da parte della FLC CGIL, unico sindacato a sfilarsi dall'accordo siglato il 5 novembre. Interrogato sulla possibilità di dialogo, il Ministro Giuseppe Valditara ha attaccato duramente l'organizzazione. "La CGIL fa opposizione al governo", ha dichiarato, definendo difficile "essere costruttivi e trovare soluzioni insieme quando si vuole solo fare opposizione".
L'accusa principale è di "buttare in politica" la questione contrattuale, spostando il focus dal merito dell'accordo a uno scontro ideologico. Nonostante la polemica, Valditara ha ribadito la formale apertura al confronto da parte del Ministero. Il Ministro ha poi rivendicato la portata storica del suo operato, sottolineando che "non c’è nella storia della Repubblica un governo che in una legislatura abbia firmato tre contratti sulla scuola", ponendo l'accento sui risultati raggiunti in contrapposizione all'atteggiamento del sindacato.