Doppio canale di reclutamento: la riforma avanza, ma non è ancora strutturale
Doppio canale di reclutamento: il piano in quattro step per i docenti e le nuove prospettive per le GPS e l'immissione in ruolo.
Il doppio canale di reclutamento è al centro del dibattito scolastico attuale. Mario Pittoni qualche giorno fa ha delineato la strategia per risolvere l'annoso problema del precariato scolastico attraverso un percorso a tappe ben definito. L'obiettivo finale è trasformare le attuali graduatorie in strumenti stabili per le future assunzioni in ruolo.
Come funziona il doppio canale di reclutamento
La recente apertura relativa agli elenchi regionali segna una svolta tecnica importante. A partire dal 2026, i docenti idonei nei concorsi svolti dal 2020 in poi potranno iscriversi a queste liste, recuperando una concreta possibilità di assunzione precedentemente negata. Nel contesto delle procedure PNRR, rimane attiva l'opportunità di scorrimento delle graduatorie per il 30% dei posti disponibili. Questo meccanismo rappresenta, secondo le parole di Pittoni, un sistema momentaneo efficace per gestire la transizione. Non si tratta ancora della riforma strutturale definitiva, ma di un tassello fondamentale che si affianca alle trattative con l'Europa per stabilizzare l'intero settore.
La tabella di marcia in quattro fasi
Il progetto politico per la scuola è ambizioso e fortemente strutturato. Per chi nutre dubbi sulla fattibilità concreta, viene ricordato che il piano è stato ideato per non lasciare indietro nessuna categoria di insegnanti. La strategia complessiva si basa su quattro passaggi fondamentali, di cui i primi due sono già stati raggiunti: la restituzione delle graduatorie di merito e l'approvazione dell'accesso strutturale al ruolo. Ora l'attenzione si sposta sulle fasi successive, cruciali per il completamento del disegno:
La trasformazione definitiva delle attuali liste provinciali (GPS) in graduatorie per il ruolo (GPSR).
L'equiparazione dei costi contrattuali tra precari e assunti per incentivare i contratti a tempo indeterminato.
Il confronto aperto con l'Europa
La partita decisiva per il futuro della scuola si gioca ora sui tavoli internazionali. Il terzo step, ovvero la conversione delle graduatorie provinciali, è attualmente oggetto di un dialogo serrato con Bruxelles. L'intento è creare un automatismo che garantisca la copertura delle cattedre vacanti attingendo direttamente dalle liste locali per il ruolo. Solo riducendo il divario di spesa tra organico di diritto e di fatto sarà possibile rendere le stabilizzazioni convenienti per lo Stato. Questo approccio pragmatico mira a chiudere definitivamente la stagione del precariato storico, offrendo finalmente certezze lavorative e giuridiche a migliaia di insegnanti in attesa da anni.