Educazione dei figli: il monito di Crepet contro l'iperprotezione
Lo psichiatra Paolo Crepet analizza i rischi dell'iperprotezione e l'importanza del desiderio nell'educazione dei figli moderna.
Paolo Crepet critica l'attuale educazione dei figli, basata su acquisti che annullano la creatività. Lo psichiatra sottolinea come l'iperprotezione impedisca ai giovani di sognare. Coltivare il desiderio infantile e accettare l'imperfezione genitoriale garantiscono una crescita sana e libera.
L'illusione di comprare la felicità
Durante una recente intervista televisiva, Paolo Crepet ha paragonato l'atteggiamento delle famiglie moderne a chi cerca di acquistare una "scala per il paradiso". Secondo lo psichiatra, l'eccessiva disponibilità materiale genera apatia e spegne l'ambizione.
Comprare tutto subito impedisce ai ragazzi di faticare per ottenere ciò che desiderano realmente.
L'assenza di mancanze soffoca la spinta vitale necessaria per evolversi e maturare.
Il benessere materiale eccessivo diventa un ostacolo insormontabile alla resilienza psicologica dei giovani.
L'educazione dei figli non dovrebbe limitarsi a riempire scaffali di oggetti confezionati, ma dovrebbe mirare a stimolare la curiosità e la ricerca personale.
Il valore dell'agitazione e del desiderio
L'inquietudine nei bambini non deve essere necessariamente repressa, poiché rappresenta spesso una manifestazione vitale di ricerca interiore. Crepet sostiene che la creatività si inneschi proprio da ciò che ancora non esiste e che si vorrebbe ottenere.
L'agitazione infantile positiva indica una mente attiva e desiderosa di esplorare lo spazio circostante.
Il gioco immaginativo permette di costruire mondi alternativi fondamentali per lo sviluppo cognitivo.
La spinta verso l'alto nasce dal bisogno profondo di muoversi e scoprire il mondo esterno.
In questo contesto, l'educazione dei figli richiede di lasciare spazio al vuoto affettivo e materiale, affinché possa essere riempito dalla fantasia e dall'intraprendenza.
Il ruolo dell'errore nell'educazione dei figli
Un altro rischio evidenziato riguarda l'ossessione per il successo e la standardizzazione biologica o comportamentale. La società odierna tende a rifiutare categoricamente l'errore, cercando una perfezione artificiale che lo psichiatra definisce inquietante.
Il mercato dell'intelligenza artificiale minaccia l'unicità e la bellezza dell'artigianalità umana.
L'accettazione dello sbaglio è invece un momento fertile e necessario nel rapporto educativo.
Il legame padre e figlia si nutre di sincerità assoluta e di imperfezioni quotidianamente condivise.
L'educazione dei figli efficace passa attraverso l'esempio autentico e la consapevolezza che non esistono genitori infallibili, ma solo persone che camminano insieme ai propri ragazzi.