Educazione sessuale: emendamento della Lega rimuove divieto alle medie, ma occorrerà il consenso
Il ddl Valditara cambia: l'educazione sessuale nelle scuole medie sarà possibile, ma solo con il consenso informato dei genitori.
Novità sull'educazione sessuale a scuola. La Lega ha presentato un emendamento correttivo al ddl Valditara che rimuove il divieto precedentemente proposto per le scuole medie. Queste vengono ora equiparate alle superiori: i corsi sull'affettività saranno permessi, ma subordinati al consenso informato dei genitori. Resta invece il divieto assoluto per infanzia ed elementari.
La correzione della Lega sul divieto alle medie
Il dibattito sull'introduzione dell'educazione sessuo-affettiva nel sistema scolastico italiano ha registrato un importante cambiamento di rotta da parte della Lega, che ha modificato la propria posizione precedente. È stato infatti depositato alla Camera un emendamento correttivo al ddl Valditara che elimina il divieto per le scuole secondarie di primo grado, precedentemente introdotto. Questa nuova proposta legislativa rappresenta una parziale marcia indietro rispetto a un emendamento di metà ottobre, a prima firma Giorgia Latini (Lega), che era stato approvato in commissione Cultura. Quella versione iniziale estendeva il divieto di tali attività anche agli studenti tra gli 11 e i 14 anni, suscitando immediate e forti reazioni critiche.
Le reazioni alla proposta e le motivazioni
La proposta iniziale di escludere le scuole medie aveva sollevato un acceso dibattito, con associazioni e partiti di opposizione che avevano espresso forti perplessità sulla decisione politica. Tra le voci critiche spiccava quella di Save the Children, la quale aveva auspicato una rapida modifica parlamentare per rivedere l'esclusione della secondaria di primo grado. L'organizzazione ha sottolineato che i programmi di educazione all'affettività, se basati su standard internazionali UNESCO e OMS, risultano molto più efficaci se avviati precocemente. Il relatore del provvedimento, Rossano Sasso (Lega), aveva invece giustificato l'emendamento di ottobre come una misura necessaria per prevenire tentativi di "indottrinamento" ideologico da parte di attivisti.
L'impianto del ddl Valditara e le modifiche specifiche
Il disegno di legge "Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico", presentato a maggio dal Ministro Giuseppe Valditara, istituisce l'obbligo del consenso scritto dei genitori. L'emendamento attuale chiarisce che questo obbligo si applicherà sia alle scuole medie che alle superiori, dove le famiglie dovranno visionare in anticipo temi e materiali didattici. La modifica chiave si trova nel comma 5 dell'articolo 1, che ora esclude le medie dal divieto assoluto. Rimane invece fermo il divieto per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria, limitando le attività a quanto già previsto dalle indicazioni nazionali vigenti.