Elenchi regionali per il ruolo: la UIL Scuola contesta i vincoli e gli esclusi

Il sindacato critica la bozza del decreto sugli elenchi regionali: esclusi i concorsi straordinari e dubbi sulla scelta dell'unica regione.

16 dicembre 2025 18:30
Elenchi regionali per il ruolo: la UIL Scuola contesta i vincoli e gli esclusi - UIL SCUOLA RUA
UIL SCUOLA RUA
Condividi

La normativa sugli elenchi regionali per il ruolo sta animando il dibattito scolastico. Dopo l'informativa al Ministero, la UIL Scuola evidenzia criticità nella bozza del decreto atteso entro fine anno. I sindacati segnalano l'esclusione dei concorsi straordinari e contestano il vincolo di un'unica regione.

Il decreto atteso entro dicembre

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito si appresta a pubblicare il provvedimento definitivo relativo alla costituzione delle graduatorie. Secondo quanto emerso dall'incontro sulla bozza, il testo attuativo del DL 45/2025 dovrebbe essere emanato ufficialmente entro il 31 dicembre. Tuttavia, il confronto con le parti sociali ha fatto emergere diverse problematiche sostanziali che preoccupano i rappresentanti dei lavoratori. L'obiettivo primario rimane reclutare docenti, ma le modalità operative rischiano di penalizzare molti precari che attendono la stabilizzazione da tempo. La procedura amministrativa si preannuncia complessa e i tempi sono ormai strettissimi per garantire le assunzioni previste senza intoppi burocratici.

Criticità su idonei ed elenchi regionali

Un punto fondamentale sollevato dalla UIL Scuola riguarda la ferma mancata inclusione dei candidati risultati idonei nelle graduatorie dei precedenti concorsi straordinari. L'Amministrazione ha respinto la richiesta sindacale di integrazione, giustificando tale posizione rigida con l'assenza di una specifica previsione normativa vigente che autorizzi questa operazione. Questa chiusura tecnica rappresenta un ostacolo insormontabile per moltissimi aspiranti docenti che speravano legittimamente nello scorrimento delle liste. Senza un intervento legislativo correttivo urgente, questa vasta categoria di insegnanti rimarrà esclusa dalle nuove procedure di reclutamento, alimentando il contenzioso e il malcontento nel settore.

Il vincolo della scelta territoriale

L'altra grande perplessità espressa riguarda l'obbligo stringente di optare per una sola regione per tutte le classi di concorso. Spesso un candidato ha partecipato a procedure diverse in territori differenti, ad esempio distinguendo tra scuola primaria e secondaria. Imporre un vincolo unico rischia di rendere la scelta poco consapevole e rischiosa, specialmente in mancanza di un quadro chiaro sulle disponibilità di cattedre. La UIL Scuola sintetizza così i rischi:

  • Impossibilità di gestire posizioni in regioni diverse;

  • Scelte effettuate "al buio" senza conoscere i posti vacanti.

Questa limitazione burocratica potrebbe compromettere le opportunità lavorative dei docenti.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail