Elenchi regionali sostegno: facciamo chiarezza sui requisiti

La specializzazione non basta per accedere ai futuri elenchi regionali sostegno: serve l'idoneità concorsuale per il reclutamento docenti.

15 dicembre 2025 07:00
Elenchi regionali sostegno: facciamo chiarezza sui requisiti - Docente di sostegno
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L'attesa per i nuovi elenchi regionali sostegno cresce in vista del 2026. Non basterà il titolo: la normativa prevede che la specializzazione Tfa o Indire sia necessariamente accompagnata dall'idoneità ai concorsi. Un cambiamento cruciale per il futuro del reclutamento scolastico.

Verso il 2026: il nuovo regolamento atteso

L'attenzione del mondo scolastico si concentra sulle nuove procedure che entreranno in vigore nel 2026. Entro la fine dell'anno è atteso il regolamento ufficiale che definirà i dettagli tecnici, confermando quanto già anticipato dagli addetti ai lavori. Si tratta di una svolta per la stabilizzazione dei docenti, con l'obiettivo strategico di coprire le cattedre vacanti in modo strutturale. Tuttavia, emergono regole stringenti per chi aspira al ruolo a tempo indeterminato, delineando un percorso selettivo ben preciso e rigoroso per tutti gli aspiranti insegnanti di sostegno.

Elenchi regionali sostegno e doppio canale

Le recenti dichiarazioni dell'onorevole Pittoni hanno riacceso il dibattito, definendo questo sistema un doppio canale momentaneo per il reclutamento. L'autorevolezza del responsabile istruzione della Lega conferma l'intenzione di gestire le assunzioni con criteri selettivi. Questo meccanismo mira a bilanciare la carenza di organico con la necessità di mantenere alti standard qualitativi, creando un mix importante di aspettative e discussioni tra i precari della scuola che attendono indicazioni operative definitive per pianificare il proprio futuro professionale.

Requisiti di accesso e idoneità concorsuale

Il punto nodale della riforma riguarda i titoli necessari per l'iscrizione. Possedere la sola specializzazione, ottenuta tramite Corsi Indire o il classico Tfa, non garantirà l'inserimento automatico nelle nuove liste. Sarà indispensabile aver superato le prove di un concorso ordinario, risultando quindi idonei. La specializzazione senza idoneità preclude l'accesso alle graduatorie future. Di conseguenza, il quadro normativo impone una distinzione netta:

  • I corsi di specializzazione offrono competenze ma non l'accesso diretto al ruolo;

  • L'idoneità concorsuale diventa il criterio dirimente per l'iscrizione;

  • Le graduatorie in vigore dal 2026 seguiranno queste regole restrittive.

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