Esame di Maturità 2025: confermata l'esclusione automatica per chi non raggiunge il 6 in condotta
Il MM conferma l’esclusione automatica dall’esame di Maturità per chi ha 5 in condotta. Possibile ammissione con insufficienze, se il CdC approva all’unanimità.


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) conferma la linea già annunciata: chi riporta un 5 in condotta non sarà ammesso all’Esame di Maturità 2025.
Arriva la smentita del MiM sulla revisione del regolamento: la valutazione del comportamento resta unico criterio
Le indiscrezioni su una possibile revisione del regolamento sono state smentite, ribadendo che la valutazione del comportamento rimane l’unico criterio per l’esclusione automatica dagli esami di Stato. Il MIM ha chiarito che, anche in presenza di una o più insufficienze nelle materie scolastiche, gli studenti potranno comunque essere ammessi alla prova finale, a patto che il Consiglio di Classe esprima un parere unanime favorevole. La condotta, però, rappresenta un parametro inderogabile: in caso di valutazione pari a 5, l’ammissione sarà negata senza eccezioni.
Educazione civica al centro del percorso d'esame di Maturità 2025
La decisione del Ministero intende sottolineare l’importanza della educazione civica, del rispetto delle regole e della partecipazione consapevole alla vita scolastica. Chi otterrà una sufficienza in condotta, ovvero un 6, ma avrà evidenziato comportamenti non adeguati, sarà tenuto a presentare una tesina aggiuntiva sull’educazione civica durante l’esame. Questo passaggio diventa parte integrante della valutazione finale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione personale sul ruolo del cittadino.
In tal modo, il MIM ribadisce che il comportamento non è un aspetto secondario, bensì un elemento fondamentale nel percorso di crescita e responsabilizzazione dello studente.
Nessun automatismo per le insufficienze nelle materie
Per quanto riguarda il rendimento scolastico, viene confermata la possibilità per gli alunni con una o più insufficienze nelle discipline di essere comunque ammessi all’esame, a condizione che vi sia una valutazione positiva unanime da parte dei docenti. Questo approccio punta a valorizzare una visione complessiva del percorso formativo, in cui il profitto scolastico è considerato in relazione allo sviluppo personale e all’impegno dimostrato durante l’anno.
La condotta, tuttavia, resta l’unico elemento che può determinare in modo automatico l’esclusione dallo scrutinio finale. Si tratta di una scelta che intende dare un segnale forte e coerente sull’importanza delle regole di convivenza civile all’interno della scuola.
Esame di Maturità 2025: una linea educativa chiara per studenti e famiglie
Il chiarimento fornito dal MIM arriva in un momento cruciale per studenti e famiglie, che richiedono certezze in vista dell’Esame di Stato. L’obiettivo è rafforzare il valore della formazione del cittadino, prima ancora di quella dello studente, coerentemente con i principi dell’educazione scolastica italiana.
Confermare la centralità della condotta consente di trasmettere un messaggio educativo chiaro: il rispetto, l’impegno e la responsabilità sono parte integrante del successo scolastico. La tesina sull’educazione civica, prevista per chi ha riportato comportamenti discutibili, rappresenta un’ulteriore occasione per rielaborare il proprio percorso personale in modo consapevole.