Intelligenza Artificiale, Frassinetti: "Non sostituirà mai i docenti"
Il Sottosegretario all'Istruzione interviene sulle sfide della scuola, dalla dispersione all'uso etico dell'Intelligenza Artificiale.
L'Intelligenza Artificiale (IA) è una sfida cruciale per la scuola italiana. Paola Frassinetti, Sottosegretario all'Istruzione, ha delineato la posizione del Ministero durante il VII Convegno ANP. L'IA è uno strumento, non un sostituto dei docenti. L'intervento ha toccato temi vitali come il disagio giovanile e la lotta alla dispersione scolastica, che vede l'Italia raggiungere obiettivi PNRR in anticipo (9,8%).
Dispersione scolastica e divari: i risultati
Il Sottosegretario Frassinetti ha aperto il suo intervento sottolineando l'importanza del contatto diretto con le scuole per interpretare correttamente il disagio giovanile. In questo contesto, ha evidenziato i progressi significativi nella battaglia alla dispersione scolastica. I dati OCSE più recenti sono incoraggianti: certificano un calo del fenomeno che raggiunge il 9,8%. Si tratta di un risultato notevole che anticipa le scadenze temporali fissate dal PNRR. Per consolidare questo trend, secondo Frassinetti, è fondamentale agire sulla motivazione degli studenti, la quale deve essere supportata da un orientamento scolastico e professionale molto più attuale e aggiornato. La personalizzazione della didattica emerge come la strategia maestra per rimettere lo studente al centro e promuovere la crescita della persona. I dirigenti scolastici sono il primo presidio nell'affrontare questa sfida.
La sfida dell'intelligenza artificiale e la nuova legge
La scuola sta vivendo una trasformazione profonda dei meccanismi mentali degli studenti, un processo accelerato dall'irruzione dell'intelligenza artificiale (IA). I dirigenti scolastici gestiscono questa transizione in prima linea. La rapidità con cui l'IA si è imposta ha richiesto un'accelerazione normativa. Frassinetti ha sottolineato con orgoglio l'approvazione parlamentare, avvenuta il 23 settembre, del disegno di legge sull'IA. Questa è stata definita la prima legge nazionale a livello mondiale su questa specifica tematica. Il provvedimento richiama con forza principi di etica e di responsabilità, considerati elementi essenziali nell'approccio all'IA nel contesto educativo. "Per affrontare l’IA siamo sempre su un crinale dell’opportunità e dei rischi", ha affermato il Sottosegretario, identificando le numerose opportunità ma anche i pericoli legati al cambiamento nell'approccio allo studio.
Il ruolo del docente e le nuove linee guida
La posizione del Ministero sull'intelligenza artificiale è chiara e ferma: la tecnologia deve restare un supporto e non può sostituire l'insegnante. "L’IA deve rimanere uno strumento", ha ribadito con forza Frassinetti, sottolineando che la tecnologia deve accompagnare il lavoro docente, non soppiantarlo. La vera sfida educativa attuale consiste nel far percepire agli studenti il ruolo complementare della tecnologia rispetto alla figura umana e relazionale dell'insegnante. In risposta alle critiche relative a un presunto "ritorno al passato" della scuola, il Sottosegretario ha difeso le modifiche alle linee di indirizzo. Queste decisioni, ha spiegato, non sono arbitrarie ma trovano fondamento in dati oggettivi emersi dalle rilevazioni INVALSI e da altri studi nazionali. Tali ricerche hanno accertato difficoltà nella comprensione dei testi e nello svolgimento di riassunti da parte degli studenti. "Abbiamo apportato cambiamenti proprio perché ce ne era bisogno", ha concluso Frassinetti.