Istruzione parentale: i dubbi di Piccolotti (AVS) e le polemiche sul caso Abruzzo

Piccolotti (AVS) interroga il Ministro sull'istruzione parentale della famiglia nel bosco e propone esami di idoneità solo nelle scuole pubbliche.

16 dicembre 2025 12:00
Istruzione parentale: i dubbi di Piccolotti (AVS) e le polemiche sul caso Abruzzo - Elisabetta Piccolotti
Elisabetta Piccolotti
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Il caso della famiglia in Abruzzo riaccende il dibattito sull'istruzione parentale. Elisabetta Piccolotti (AVS) ha presentato un'interrogazione parlamentare denunciando gravi lacune formative dei minori coinvolti e chiedendo al Governo nuove regole rigorose per lo svolgimento degli esami.

Le incongruenze nell'istruzione parentale

La vicenda trae origine dalle preoccupanti dichiarazioni rilasciate dalla tutor Maria Luisa Palladino. Secondo quanto riferito dall'educatrice, i bambini non avrebbero acquisito le competenze minime essenziali previste per la loro età. Nello specifico, si evidenzia come la maggiore, di undici anni, non conoscerebbe l'alfabeto e saprebbe a malapena scrivere il proprio nome. Tale quadro, delineato nell'atto parlamentare, appare in netto contrasto con la nota del Ministero dell’Istruzione che, lo scorso novembre, aveva rassicurato sulla regolarità del percorso. AVS intende quindi fare luce sulle reali modalità di apprendimento adottate in questo contesto di isolamento.

Certificati e dubbi sulle competenze

Il nodo cruciale della controversia riguarda il conseguimento di un certificato di idoneità alla terza classe, rilasciato alla bambina da un istituto paritario. La deputata Piccolotti esprime forti dubbi sulla credibilità e la validità di tale attestazione: le normative vigenti prevedono infatti complesse esercitazioni scritte di italiano, test di matematica e colloqui orali. Risulta difficile comprendere come tali prove siano state superate brillantemente in assenza di una alfabetizzazione di base. L'interrogazione mira a chiarire se vi siano state irregolarità nella valutazione della preparazione scolastica effettiva, chiedendo l'intervento degli ispettori.

La proposta: esami nella scuola pubblica

Al fine di garantire standard educativi adeguati e trasparenti per tutti i minori, Alleanza Verdi Sinistra ha annunciato una proposta di modifica normativa mirata. La richiesta principale è che gli esami di idoneità per chi sceglie l'istruzione parentale si svolgano obbligatoriamente presso le strutture statali. Ecco i punti salienti della proposta:

  • Verifiche effettuate esclusivamente nel sistema pubblico.

  • Monitoraggio diretto da parte delle scuole di residenza.

  • Controlli ministeriali più rigidi sugli istituti paritari.

Questa misura è ritenuta indispensabile per assicurare che il diritto allo studio venga tutelato concretamente, evitando che percorsi alternativi possano mascherare forme di abbandono educativo.

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