Jannik Sinner e l’esame di Stato: sai come si è diplomato?
Jannik Sinner ha lasciato la scuola al quarto anno ma si è diplomato da privatista, coniugando studio e tornei. Una storia di impegno e determinazione
Ogni anno la Maturità riaccende ricordi e aneddoti anche tra i personaggi famosi. Tra questi, Jannik Sinner: il campione del tennis, oggi numero uno del mondo, ha lasciato la scuola al quarto anno ma è riuscito a diplomarsi da privatista, portando avanti studio e sport in parallelo, con la determinazione che ancora oggi lo contraddistingue
I vip e la prova simbolica della scuola italiana
Con l’inizio degli Esami di Stato, tornano puntuali i racconti su come i personaggi noti abbiano affrontato la Maturità. Tra chi ha ottenuto il massimo dei voti e chi invece non è mai arrivato agli scritti e agli orali, il mondo dello spettacolo e dello sport offre storie diverse, spesso sorprendenti. C’è chi ha rinunciato per motivi personali, come la dj e conduttrice Ema Stokholma, che ha vissuto un’adolescenza difficile e non ha mai nascosto le sue ferite. Altri, invece, hanno semplicemente abbandonato gli studi, travolti dalla propria carriera: Fedez e Blanco sono tra i nomi noti che non si sono mai diplomati.
Anche nel mondo dello sport non mancano i casi eclatanti. Nel 2017 Gianluigi Donnarumma suscitò polemiche quando, in piena bufera per il rinnovo con il Milan e convocato per gli Europei Under 21, decise di saltare la Maturità per andare in vacanza a Ibiza. L’anno successivo, però, recuperò l’esame con un 70/100. Vicende che mostrano come anche i campioni siano chiamati a confrontarsi, prima o poi, con il rito tutto italiano dell’Esame di Stato.
Sinner e la scuola: addio al quarto anno, poi il diploma
Tra gli sportivi più amati di oggi, Jannik Sinner ha avuto un percorso scolastico atipico ma tenace. Cresciuto tra allenamenti e tornei internazionali fin da giovanissimo, ha dovuto abbandonare la scuola al quarto anno. La scelta non fu semplice, ma quasi inevitabile per chi, come lui, si stava già affermando nel circuito ATP. Eppure Sinner non ha rinunciato all’obiettivo di ottenere il diploma, che ha raggiunto da privatista in Amministrazione, Finanza e Marketing (ex Ragioneria) a Bolzano.
Un traguardo ottenuto con determinazione, la stessa che oggi lo ha portato ai vertici del tennis mondiale. La sua preparazione per l’Esame di Stato, avvenuta tra un torneo e l’altro, è la dimostrazione di come l’impegno scolastico possa trovare spazio anche nelle vite più frenetiche, se accompagnato dalla giusta motivazione.
Una determinazione che va oltre lo sport quella di Jannik Sinner
Sinner ha affrontato l’Esame di Stato lontano dai riflettori, senza cercare visibilità o clamore. Il suo approccio è stato coerente con il suo stile: concentrato, metodico, concreto. Il diploma è arrivato senza rinunciare alla carriera tennistica, ma anche senza compromessi sulla serietà dello studio. Chi lo conosce racconta di un ragazzo preciso, rispettoso delle regole e consapevole dell’importanza della formazione, anche in un contesto professionale dominato dalla competizione e dalla performance.
Nel suo caso, la scuola non è stata un ostacolo ma un percorso alternativo, costruito su misura e affrontato con lo stesso rigore con cui prepara ogni match. L’esame sostenuto da privatista ha richiesto una pianificazione attenta, concentrazione e un forte senso di responsabilità. Un’ulteriore testimonianza della disciplina che lo accompagna, dentro e fuori dal campo.
Una lezione per i giovani: talento e studio insieme
Il racconto del percorso di Jannik Sinner è un esempio per tanti studenti e sportivi in erba. Mostra che non esistono percorsi unici né strade facili, ma che anche in presenza di impegni straordinari, come una carriera sportiva internazionale, è possibile dare valore allo studio. Nonostante i numerosi spostamenti e le difficoltà organizzative, Sinner ha portato a termine un impegno simbolico e personale, che completa la sua figura pubblica.
Nel panorama dei personaggi che hanno affrontato (o evitato) la Maturità, la scelta di Sinner si distingue per sobrietà e serietà. Oggi che è arrivato al vertice del tennis mondiale, non è solo il talento a fare notizia, ma anche la dedizione con cui ha costruito ogni tappa della sua crescita. Anche quella scolastica.