Legge di Bilancio 2026: ecco le 50 proposte emendative di Anief per la scuola
Le 50 proposte Anief alla Legge di Bilancio 2026 includono la carta docenti per ATA, aumenti e fondi per recuperare il gap stipendiale.
La Legge di Bilancio 2026 è al centro del dibattito parlamentare, con particolare attenzione alle misure per il comparto istruzione. Il sindacato Anief ha formalmente presentato 50 proposte emendative in V Commissione al Senato. Le richieste puntano a migliorare la condizione del personale scolastico, docente e ATA. Tra le proposte chiave figurano l'estensione della carta docenti e nuovi fondi per gli stipendi. L'iter di approvazione entra ora nella fase decisiva, con la segnalazione degli emendamenti prevista a breve.
Le richieste Anief su stipendi e carta docenti
L'iniziativa del sindacato Anief si concretizza nella presentazione di cinquanta emendamenti specifici al Disegno di Legge di Bilancio 2026, attualmente all'esame della V Commissione del Senato. Queste proposte mirano a intervenire su nodi cruciali del sistema scolastico, con una forte attenzione alla valorizzazione del personale e alla chiusura del divario retributivo con il resto del pubblico impiego. Una delle richieste più significative e dibattute riguarda l'estensione della Carta Docenti anche al personale ATA, una misura che sanerebbe un'attuale disparità di trattamento tra le diverse figure professionali della scuola. Parallelamente, si propone l'introduzione di un assegno una tantum di 500 euro per il 2025, concepito come anticipazione sul prossimo rinnovo contrattuale. Si aggiunge la richiesta di un fondo specifico per recuperare il gap stipendiale accumulato negli anni dal personale della scuola rispetto agli altri dipendenti pubblici.
Legge di Bilancio e riforme strutturali: organico e dimensionamento
Oltre alle misure economiche dirette, gli emendamenti della Legge di Bilancio proposti da Anief affrontano questioni strutturali fondamentali per il funzionamento quotidiano degli istituti scolastici. Si insiste sulla necessità di stanziare risorse per l'organico aggiuntivo, sia per il personale docente che per quello ATA, al fine di garantire una migliore gestione delle attività didattiche e amministrative. Un altro tema centrale è la revisione dei criteri di dimensionamento scolastico, con proposte specifiche che tengono conto delle difficoltà logistiche di aree svantaggiate come le piccole isole, le comunità montane e le aree interne. L'obiettivo è superare la logica dei tagli lineari e garantire presidi e segreterie stabili anche nelle realtà più piccole, rivedendo i parametri attualmente in vigore. Tra le proposte figura anche un aumento del MOF, il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa.
Assunzioni, concorsi e valorizzazione di ATA e DSGA
Le proposte di modifica intervengono in modo capillare anche sui percorsi di reclutamento e sulla valorizzazione di figure professionali specifiche, come emerge dall'elenco provvisorio fornito dal sindacato. Un capitolo importante è dedicato alle assunzioni del personale ATA e dei docenti di sostegno, chiedendo piani straordinari per coprire le cattedre vacanti e stabilizzare i precari. Particolare attenzione è riservata ai DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi), con richieste di aumento della parte variabile dell'indennità e fondi specifici. Vengono inoltre toccati temi come il concorso per dirigenti scolastici, la stabilizzazione degli idonei, il potenziamento degli assistenti tecnici e la creazione di un corso riservato. Si segnalano infine proposte per il recupero dell'anno 2013 ai fini della carriera, per l'educazione musicale nella scuola dell'infanzia e per la stabilizzazione dei precari negli enti di ricerca.