Legge di bilancio 2026: il Senato approva la manovra
La Legge di Bilancio 2026 passa alla Camera dopo il sì del Senato: ecco le novità su Irpef, pensioni e bonus per lavoratori e imprese.
La Legge di Bilancio 2026 supera il primo esame al Senato e si sposta alla Camera. Il testo prevede nuove aliquote fiscali e interventi previdenziali volti a sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti e delle famiglie italiane.
I pilastri della legge di bilancio 2026
La manovra economica raggiunge un valore complessivo di 22 miliardi di euro, integrando risorse specifiche per la Transizione 5.0 e le Zone Economiche Speciali. Tra le misure centrali spicca il taglio di due punti dell'Irpef per i redditi fino a 50mila euro e una tassazione agevolata sui premi di produttività per incentivare il rendimento lavorativo. La strategia del governo punta a consolidare la crescita economica attraverso il sostegno diretto al potere d'acquisto dei cittadini.
Fisco: tassazione al 5% per gli aumenti contrattuali e all'1% per i salari di produttività.
Famiglia: esclusione della prima casa dal calcolo Isee sotto specifiche soglie di valore catastale.
Imprese: introduzione dell'iperammortamento dal 2026 per investimenti in beni strumentali realizzati in Europa.
Pensioni e correzioni dell'ultimo minuto
Il sistema previdenziale subisce modifiche strutturali con l'innalzamento graduale dell'età pensionabile e lo stop alla proroga di Opzione Donna, riducendo i canali di uscita anticipata. Alcune norme originarie, riguardanti la pubblica amministrazione e i magistrati fuori ruolo, sono state eliminate dal testo finale a seguito delle osservazioni del Quirinale. Questi interventi mirano a garantire una maggiore stabilità dei conti pubblici nel lungo periodo, rispondendo alle necessità di bilancio concordate in sede europea.
Reazioni e tempistiche del voto finale
Mentre la maggioranza definisce il bilancio positivo e concentrato sulle necessità del ceto medio, le opposizioni sollevano critiche riguardo alla gestione della sanità e alla mancanza di una visione industriale. Il dibattito parlamentare si sposta ora a Montecitorio per l'ultimo passaggio istituzionale prima della fine dell'anno. La ratifica definitiva della manovra è attesa entro il 30 dicembre, completando così l'iter legislativo necessario per l'entrata in vigore delle nuove disposizioni.