Legge di Bilancio 2026: luci e ombre per la scuola, l'analisi di Marcello Pacifico
Le misure fiscali non bastano, servono correttivi urgenti nella Legge di Bilancio 2026 per tutelare gli stipendi dei dipendenti statali.
Marcello Pacifico analizza la Legge di Bilancio 2026, evidenziando come, malgrado il taglio delle aliquote, il personale scolastico rimanga penalizzato. Servono risorse per equiparare il trattamento economico al settore privato.
Tassazione e novità della Legge di Bilancio 2026
L'approvazione della manovra ha introdotto una riduzione dell'aliquota fiscale al 33% per gli stipendi medi e una tassazione al 15% su una parte del salario accessorio. Questi interventi sono considerati dai sindacati come primi risultati positivi, ma ancora insufficienti per garantire una piena equità.
La richiesta per il futuro è di abbassare ulteriormente il prelievo fiscale, portandolo al 5% su tutto il salario accessorio e sugli aumenti del prossimo triennio. Tale misura allineerebbe finalmente il pubblico impiego alle condizioni già esistenti per i lavoratori privati.
Le criticità attuali del lavoro pubblico
Nonostante i passi avanti, i dipendenti statali devono ancora fronteggiare disparità significative che incidono sul potere d'acquisto e sul benessere lavorativo. Le principali problematiche evidenziate dall'Anief includono:
una trattenuta del 2,5% sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR);
la mancanza attuale di buoni pasto, previsti solo a partire dal 2027;
l'assenza di tutele specifiche per il burnout, specie tra i lavoratori over 60.
La necessità di risorse aggiuntive
Il divario retributivo resta un nodo cruciale, con il personale della scuola che percepisce circa un terzo in meno rispetto ai colleghi delle Funzioni centrali. Questa differenza si traduce in circa 10 mila euro in meno all'anno a parità di anzianità di servizio.
Per colmare questo gap, sarà essenziale che la prossima manovra finanziaria stanzi fondi dedicati specificamente al settore della conoscenza. Solo così si potrà valorizzare adeguatamente il lavoro scolastico e garantire pari dignità retributiva all'interno della Pubblica Amministrazione.