Legge di Bilancio, nuovi fondi per l’Erasmus italiano: 3mln di euro per borse di studio
La mobilità tra atenei nazionali riceve 3 milioni di euro per borse di studio dedicate agli studenti universitari nel 2026.
La nuova Legge di Bilancio conferma il sostegno alla mobilità accademica nazionale. Sono stati stanziati 3 milioni di euro per l’Erasmus italiano, garantendo borse di studio per gli universitari che intendono frequentare corsi in altri atenei della Penisola.
Cos'è l'Erasmus italiano?
L'Erasmus italiano promuove la mobilità tra atenei nazionali, permettendo agli studenti di personalizzare il proprio percorso. Questa iniziativa favorisce una formazione interdisciplinare e l'integrazione tra diverse realtà accademiche italiane per un'esperienza formativa completa e innovativa.
Come funziona l'erasmus italiano e chi può partecipare
Il progetto nasce per integrare le competenze acquisite in diverse sedi universitarie, offrendo insegnamenti complementari a quelli del piano di studi originale. Gli studenti delle lauree magistrali possono trascorrere un periodo da tre a sei mesi presso un ateneo partner durante il semestre indicato dal bando di riferimento.
L'esperienza non si limita solo alla frequenza delle lezioni, ma offre diverse possibilità di crescita:
Sostenimento di esami per crediti formativi aggiuntivi.
Svolgimento di attività di ricerca per la tesi di laurea.
Accesso a laboratori e biblioteche di università consorziate.
Investimenti per la mobilità nell'erasmus italiano
Il rifinanziamento previsto per il 2026 assicura la continuità di un programma che valorizza il patrimonio accademico del Paese. Attraverso questa misura, il Governo intende abbattere le barriere economiche che spesso limitano gli spostamenti degli studenti tra diverse regioni del territorio nazionale.
Destinatari e funzionamento dei contributi
Le borse di studio sono rivolte a chi frequenta corsi di laurea triennale o magistrale presso istituzioni statali e non statali. Il sistema si regge su convenzioni specifiche tra gli atenei, che permettono una gestione fluida della carriera accademica e degli esami sostenuti fuori sede senza complicazioni burocratiche.
Punti chiave della misura:
Stanziamento economico: 3 milioni di euro per l'anno solare 2026.
Plateale dei beneficiari: studenti iscritti a corsi di laurea triennale e magistrale.
Validità didattica: pieno riconoscimento dei crediti formativi (CFU) acquisiti nell'ateneo ospitante.
Finalità sociale: supporto per la copertura delle spese di trasferta e di alloggio fuori sede.
L'iniziativa punta a creare un sistema universitario sempre più interconnesso, permettendo ai giovani di arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale senza la necessità di varcare i confini nazionali. Grazie a questi fondi, la mobilità interna diventa un'opportunità concreta e accessibile per una platea sempre più vasta di studenti meritevoli.