Manifestazione Cgil 25 ottobre: 200mila a Roma contro la Manovra 2026

La manifestazione Cgil porta 200mila persone a Roma. Landini attacca la manovra del governo e minaccia nuova mobilitazione se non ci saranno modifiche.

A cura di Scuolalink Scuolalink
26 ottobre 2025 20:00
Manifestazione Cgil 25 ottobre: 200mila a Roma contro la Manovra 2026 - Manifestazione CGIL 25 ottobre 2025
Manifestazione CGIL 25 ottobre 2025
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La manifestazione Cgil "Democrazia al lavoro" ha portato a Roma 200mila persone per protestare contro la manovra finanziaria del governo. Il segretario Maurizio Landini critica duramente l'esecutivo, definendo la discussione sulla legge di bilancio un "teatrino". L'accusa è di non aumentare i salari, non cancellare la precarietà e colpire solo dipendenti e pensionati, favorendo i condoni e trascurando la sanità. Se la manovra non cambia, la mobilitazione non si fermerà.

Landini guida la protesta: 200mila contro la manovra 2026

La manifestazione Cgil "Democrazia al lavoro" ha portato a Roma 200mila persone per contestare la manovra finanziaria del governo. Il segretario Maurizio Landini ha duramente criticato l'esecutivo, definendo la discussione in maggioranza un "teatrino" utile solo a nascondere l'accordo unanime nel non aumentare i salari, non cancellare la precarietà e tassare solo dipendenti e pensionati, favorendo invece condoni e trascurando la sanità pubblica.

Il leader sindacale ha avvertito che la protesta non si fermerà: "Se la manovra non cambia, non escludiamo nulla". Landini ha poi attaccato frontalmente Matteo Salvini sulla legge Fornero, accusandolo di "raccontare balle". Ha sottolineato come la promessa di abolirla sia stata tradita, portando l'Italia ad avere "l'età pensionabile più alta" d'Europa e riuscendo persino a "peggiorare la Fornero", lasciando i giovani in una condizione di precarietà senza tutele.

Le proposte fiscali e salariali della Cgil

Oltre alla protesta, la Cgil ha delineato le sue proposte alternative per un'economia più equa. Al centro vi è una riforma fiscale che colpisca le grandi rendite. Landini ha rilanciato l'idea di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, chiedendo un contributo dell'1,3% sui patrimoni superiori ai 2 milioni di euro. Questa misura, secondo le stime, potrebbe generare un gettito annuo di 26 miliardi di euro.

Il sindacato chiede un impegno serio nella lotta all'evasione fiscale e si oppone fermamente a una flat tax generalizzata e a nuovi condoni. Un'altra richiesta chiave è la restituzione a lavoratori e pensionati dei fondi persi a causa del drenaggio fiscale (fiscal drag), neutralizzando gli effetti futuri dell'inflazione sugli scaglioni. Si esige inoltre il rinnovo dei contratti pubblici e privati, con una detassazione mirata sugli incrementi salariali, l'introduzione di un salario minimo legale e una legge sulla rappresentanza.

Pensioni, equo compenso e politica industriale

Le rivendicazioni emerse durante la manifestazione Cgil includono anche un forte intervento sul lavoro autonomo e sul sistema previdenziale. Si chiede un vero equo compenso per il lavoro autonomo e professionale, categorie spesso dimenticate. Sul fronte pensioni, il sindacato rivendica una piena rivalutazione degli assegni in linea con l'inflazione, l'estensione della "quattordicesima" e il definitivo superamento della legge Fornero.

Si insiste sulla necessità di una "pensione di garanzia" per i giovani e i lavoratori precari, che faticano a costruire un futuro previdenziale solido. Infine, la Cgil sollecita un cambio di rotta sulle politiche industriali e del terziario. È fondamentale, secondo l'organizzazione, contrastare le delocalizzazioni, creare lavoro stabile e guidare la transizione energetica e tecnologica, implementando una vera strategia di sviluppo per il Mezzogiorno.

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