Manovra 2026: caccia all'intesa per la riduzione degli emendamenti

I partiti cercano l'accordo sulla Manovra 2026 tra 5.700 emendamenti: dalle pensioni alla sanatoria edilizia, ecco i nodi da sciogliere.

21 novembre 2025 08:00
Manovra 2026: caccia all'intesa per la riduzione degli emendamenti - Legge di Bilancio
Legge di Bilancio
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Il confronto sulla Manovra 2026 entra nel vivo dopo la scadenza per segnalare gli emendamenti. Tra le migliaia di richieste, la maggioranza cerca una sintesi su pensioni e casa. L'obiettivo è ridurre le proposte a quattrocento, affidando al vertice con il ministro dell'Economia il compito di siglare l'intesa sulle correzioni al testo definitivo.

Manovra 2026 e nodo emendamenti

Le trattative tra i partiti proseguono a oltranza per definire il perimetro della legge di bilancio. Dopo lo slittamento tecnico dei termini, l'urgenza è operare una drastica selezione delle richieste di modifica, che devono scendere dalle iniziali 5.700 a una quota di 414 segnalati. Il percorso appare complesso per la mole di istanze, rendendo decisivo il vertice di maggioranza atteso con la premier Meloni. Solo in quella sede politica si potrà trovare l'equilibrio necessario per apporre la bollinatura finale sull'intesa, chiudendo il cerchio sulle risorse disponibili.

Le ipotesi sulla sanatoria edilizia

Il tema più dibattuto resta la casa, con il viceministro Leo che apre a soluzioni per le situazioni pregresse, specie in Campania. Si vagliano diverse strade: dal condono per opere finite entro il 2025 alla regolarizzazione degli abusi legati alle vecchie sanatorie del 1985, 1994 e 2003. Intanto la Lega propone un meccanismo alternativo basato sul silenzio assenso: agli enti locali verrebbero concessi sei mesi per rispondere alle pratiche arretrate. Decorso tale termine senza riscontro, l'immobile otterrebbe in automatico tutti i permessi e la piena regolarità amministrativa.

Le proposte dei partiti politici

Le forze politiche diversificano le strategie: la Lega insiste sugli affitti brevi, mentre Fratelli d'Italia vuole sancire la proprietà statale delle riserve auree della Banca d'Italia. Le opposizioni tentano invece una via unitaria, chiedendo di destinare risorse a un fondo per gli affitti e al supporto degli enti locali. Non mancano proposte specifiche: il M5S punta sul Reddito di cura, Avs propone una patrimoniale, mentre Azione chiede una no tax area per i giovani. Rimangono fuori dalla discussione alcune misure come lo stop alla tassa di soggiorno ipotizzato.

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