Manovra economica: saltano pensioni e Transizione 4.0
La manovra economica esclude il silenzio assenso sul Tfr e rinvia i fondi per le imprese, con novità sulla ritenuta d'acconto dal 2028.
La manovra economica subisce modifiche al Senato. Cancellati i tagli pensionistici e le norme sul Tfr, mentre slittano gli incentivi digitali. Le novità riguardano anche la ritenuta d'acconto aziendale anticipata al 2028, ridisegnando il quadro fiscale per le imprese italiane.
Addio a pensioni e silenzio assenso
L'ultima versione dell'emendamento governativo elimina i provvedimenti più discussi sulla previdenza. Non ci sarà l'allungamento delle finestre di uscita per i pensionamenti anticipati, né i tagli ai riscatti di laurea. Cade anche l'ipotesi del silenzio assenso sul Tfr per i nuovi assunti, una misura che avrebbe obbligato il versamento delle liquidazioni all'Inps. La decisione arriva dopo intense tensioni politiche, riportando la manovra economica su un binario più cauto per evitare crisi interne alla maggioranza parlamentare.
La manovra economica e le imprese
Escono dal testo i finanziamenti per Transizione 4.0 e per la Zes Unica del Sud. Questi incentivi tecnologici saranno probabilmente recuperati in un prossimo decreto legge. Il Governo mira a risolvere il cortocircuito tra Transizione 5.0 e le richieste eccedenti, cercando nuove coperture finanziarie per il settore produttivo.
Sconti fiscali rinviati a futuri provvedimenti legislativi.
Revisione dei fondi destinati alla digitalizzazione industriale.
Sospensione del maxi acconto a carico delle assicurazioni.
L'obiettivo resta supportare la crescita delle aziende italiane nonostante i tagli necessari.
Ritenuta d'acconto e nuove scadenze
Una novità rilevante riguarda la ritenuta d'acconto nelle transazioni tra imprese. Il meccanismo a regime prevede un'aliquota dell'1% dal 2029, ma l'Esecutivo ha deciso di anticipare l'avvio al 2028 con una tassazione dimezzata allo 0,5%. Questa misura punta a generare un gettito erariale significativo, garantendo entrate per oltre 700 milioni di euro già nel primo anno di applicazione sperimentale. Il testo definitivo si prepara ora al voto di fiducia, consolidando le ultime variazioni tecniche apportate in commissione Bilancio al Senato.