Pace contributiva 2025: come riscattare i contributi per l'anticipo pensionistico
Entro il 31 dicembre è possibile colmare i vuoti assicurativi con la pace contributiva per anticipare la pensione e aumentare l'assegno.
La pace contributiva permette di riscattare fino a cinque anni di vuoti assicurativi. La domanda va presentata entro il 31 dicembre 2025 per migliorare l'importo della pensione futura e agevolare l'uscita anticipata dal mondo del lavoro.
Requisiti per accedere alla pace contributiva
Il provvedimento si rivolge esclusivamente ai lavoratori definiti "contributivi puri", ovvero coloro che non possiedono versamenti antecedenti al 1° gennaio 1996. Per beneficiare della misura, l’interessato non deve essere già titolare di un trattamento pensionistico diretto e deve rientrare in una delle categorie assicurate presso l'INPS. Questa opportunità riguarda i lavoratori dipendenti, gli autonomi, gli artigiani e i professionisti iscritti alla gestione separata che desiderano consolidare la propria posizione.
Quali periodi si possono recuperare
È possibile coprire intervalli temporali privi di contribuzione compresi tra l'inizio del 1996 e la fine del 2023. Il limite massimo fissato dalla normativa è di sessanta mesi, anche non continuativi, purché non soggetti a un obbligo contributivo pregresso già esistente. Il riscatto dei periodi risulta fondamentale sia per raggiungere anticipatamente il requisito anagrafico o di anzianità per il pensionamento, sia per incrementare proporzionalmente il valore economico del futuro assegno mensile.
Scadenze e agevolazioni per la domanda di pace contributiva
La richiesta deve essere inoltrata telematicamente all'INPS o tramite intermediari abilitati entro il termine perentorio di fine anno. L'investimento economico sostenuto dal contribuente gode di un importante incentivo, poiché risulta interamente deducibile dal reddito complessivo, abbattendo così il carico fiscale dell'utente.
Le opzioni previste per il saldo dei costi sono le seguenti:
Versamento unico: soluzione ideale per chi intende accedere immediatamente alla pensione.
Rateizzazione agevolata: possibilità di dilazionare il pagamento fino a 120 rate mensili senza l'applicazione di interessi.
Contributo aziendale: opzione che prevede il versamento dell'onere da parte del datore di lavoro tramite la destinazione dei premi produzione.
Per inoltrare l'istanza, i cittadini possono utilizzare il portale istituzionale dell'ente previdenziale, i servizi di contact center oppure rivolgersi ai patronati territoriali. Presentare la documentazione correttamente entro i termini è essenziale per non perdere il beneficio fiscale e la possibilità di recuperare gli anni di inattività lavorativa.