Piano Estate 2025: il MiM comunica l'avvio alle famiglie, ma si dimentica dei Dirigenti Scolastici
Il Piano Estate 2025 parte con grandi risorse ma anche polemiche. L'ANP chiede al Ministero rispetto per i dirigenti scolastici e una pianificazione adeguata.


Con una nota ufficiale datata 22 maggio 2025, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato direttamente alle famiglie l’avvio del Piano Estate 2025, un programma educativo e ricreativo rivolto agli studenti durante il periodo estivo. L’iniziativa è sostenuta da fondi significativi, con l’obiettivo di garantire attività inclusive e formative per i più giovani. Tuttavia, la comunicazione preventiva ai dirigenti scolastici è mancata, causando malumore diffuso nel mondo della scuola, che ha evidenziato una criticità ormai ricorrente: l’esclusione dei dirigenti dalle comunicazioni strategiche.
Piano Estate 2025: l'intervento dell’ANP e le scuse del Ministero
A seguito del disguido, l’Associazione Nazionale Presidi (ANP) si è prontamente attivata, segnalando il problema ai vertici ministeriali già il 24 maggio. Dalle verifiche è emerso che l’errore è stato causato da un disguido amministrativo, definito “banale ma deprecabile”. Il Capo Dipartimento del Ministero, dott. Minnella, ha quindi inviato una comunicazione ufficiale a tutti i dirigenti scolastici in data 26 maggio (prot. n. 4071), scusandosi per l’accaduto. Questo gesto, sebbene apprezzato, ha riaperto il dibattito sull’importanza del coinvolgimento tempestivo della dirigenza scolastica, considerata una risorsa fondamentale per la gestione efficiente del sistema educativo.
Il ruolo strategico delle scuole nel periodo estivo
Il Piano Estate, già sperimentato negli anni passati, intende trasformare le scuole in centri educativi attivi anche d’estate, con una funzione di supporto soprattutto per le famiglie che non possono accedere a servizi privati come i campi scuola. L’ANP condivide la finalità dell’iniziativa, sottolineando però l’esigenza di una pianificazione chiara e coerente. L’accavallarsi di progetti e comunicazioni non coordinate rischia di compromettere l’efficacia delle iniziative. La richiesta, dunque, è quella di un maggiore rispetto per i tempi e per la professionalità dei dirigenti scolastici, attraverso un dialogo costante e istituzionalizzato con l’Amministrazione.
Proposte e richieste per un miglioramento strutturale
L’Associazione Nazionale Presidi ha chiesto ufficialmente di posticipare il termine per l’adesione al Piano Estate oltre la data del 13 giugno, considerata inadeguata poiché coincide con il periodo degli scrutini scolastici. Inoltre, si auspica che il Piano possa rappresentare un’occasione per avviare una riforma strutturale del servizio scolastico, in cui le scuole diventino agenzie educative attive tutto l’anno, dotate di personale adeguatamente formato, servizi integrati e una programmazione sistemica. Per realizzare questa visione è indispensabile un investimento pubblico significativo, ben superiore all’attuale 3,5% del PIL destinato all’istruzione, ritenuto insufficiente. L’ANP conferma infine la propria disponibilità a un confronto costruttivo con il Ministero, nel rispetto delle professionalità coinvolte e per il bene dell’intero sistema scolastico.