Qual è il numero ideale di studenti per classe? Una proposta seria di AVS in Friuli Venezia Giulia
Alleanza Verdi Sinistra lancia una proposta di legge per ridurre il numero di studenti per classe e garantire una didattica di qualità.
La proposta di Alleanza Verdi e Sinistra in Friuli Venezia Giulia mira a ridefinire il numero di studenti per classe. L'obiettivo è fissare un tetto massimo tra 14 e 20 alunni, con soglie inferiori per classi con disabilità. Questa iniziativa intende contrastare la logica dei tagli, favorendo l'inclusione e una didattica personalizzata reale, superando il problema delle aule sovraffollate.
La qualità didattica contro la logica dei tagli
Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un'articolata proposta che interviene direttamente sulla qualità dell'istruzione pubblica, cercando di distanziarsi nettamente dalle recenti politiche scolastiche nazionali focalizzate su misure come il voto in condotta o le sospensioni. L'iniziativa, promossa in Friuli Venezia Giulia da figure come Serena Pellegrino e Sebastiano Badin, evidenzia come, nonostante il calo demografico, il problema delle classi sovraffollate rimanga una criticità irrisolta. L'argomento dell'"inverno demografico" viene spesso utilizzato in modo pretestuoso per giustificare la riduzione degli organici e i tagli alla spesa, senza che ciò si traduca in un miglioramento del contesto didattico o in un supporto maggiore per gli studenti più fragili.
Meno studenti per classe: i dettagli della proposta
Il testo di legge avanzato in Friuli Venezia Giulia definisce parametri chiari per la composizione delle aule, stabilendo un numero di alunni compreso tra un minimo di 14 e un massimo di 20 studenti per classe. Questa soglia numerica verrebbe ulteriormente abbassata qualora fossero presenti studenti con disabilità, al fine di garantire un'effettiva inclusione e un supporto pedagogico adeguato alle necessità individuali. L'obiettivo primario è superare la situazione delle "classi pollaio", fenomeno generato dalle politiche di riduzione della spesa iniziate nel 2008, che hanno comportato tagli al personale docente e ATA. Tale proposta sottolinea che solo riducendo drasticamente il numero di alunni per aula si può restituire spazio educativo e garantire un'attenzione individuale di qualità.
Un investimento contro la dispersione scolastica
I promotori dell'iniziativa, tra cui Claudio Vicentini di Europa Verde Fvg, descrivono questa misura come una strategia concreta e realistica per affrontare l'emergenza della dispersione scolastica e della correlata povertà educativa. Investire su un rapporto numerico insegnanti-studenti più favorevole è visto come l'azione più efficace per assicurare una scuola accessibile e giusta, capace di garantire continuità educativa specialmente nelle aree periferiche. La proposta, che ha già raccolto quasi 25mila firme online e prosegue con banchetti sul territorio, mira a garantire pari opportunità mantenendo l'autonomia dei comprensori scolastici, inviando un segnale forte sulla necessità di organici completi