Riforma scuola: Recalcati conferma il valore educativo del voto in condotta

La riforma Valditara punta sul voto in condotta per ristabilire il rispetto nelle aule, sostenuta dall'analisi di Massimo Recalcati.

28 dicembre 2025 13:00
Riforma scuola: Recalcati conferma il valore educativo del voto in condotta - Massimo Recalcati
Massimo Recalcati
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Lo psicoanalista Massimo Recalcati sostiene la riforma sul voto in condotta, definendola uno strumento educativo necessario. Secondo l'esperto, le nuove norme promuovono la cultura del rispetto e la responsabilità degli studenti all'interno del contesto scolastico attuale.

L'analisi di Recalcati sul comportamento degli studenti

Durante un recente intervento televisivo, Massimo Recalcati ha definito la riforma come una scelta di buonsenso fondamentale per la crescita dei ragazzi. Egli ritiene che studiare sia un lavoro serio che richiede una disciplina specifica, utile a contrastare le distrazioni digitali in classe. Per lo psicoanalista, contestare queste misure definendole puramente repressive è un errore ideologico che ignora l'importanza pedagogica della valutazione del comportamento sociale.

Le novità introdotte per il voto in condotta

La riforma guidata dal ministro Valditara trasforma la valutazione del comportamento in un pilastro della carriera scolastica per ogni studente. L'obiettivo è formare cittadini consapevoli che rispettino le istituzioni e le persone con cui interagiscono quotidianamente durante le lezioni. Questo cambiamento normativo mira a restituire autorevolezza ai docenti, garantendo che la condotta civile abbia un peso determinante nel percorso di studi.

Ecco i punti principali previsti dal nuovo regolamento sul voto in condotta:

  • Bocciatura automatica: scatta per gli studenti delle medie e superiori che ricevono un voto inferiore a 6/10.

  • Debito formativo: chi ottiene esattamente il sei dovrà presentare un elaborato critico sui temi della cittadinanza attiva.

  • Ammissione agli esami: il giudizio sulla condotta incide direttamente sulla media scolastica e sulla possibilità di accedere alle prove finali.

Le nuove disposizioni, entrate in vigore dall'anno scolastico 2024/2025, riflettono la volontà di promuovere una scuola autorevole ma non autoritaria. Il sistema punta a responsabilizzare i giovani, ricordando che il rispetto per gli altri è un requisito imprescindibile per il successo formativo. In questo scenario, il voto non è più una sanzione isolata, ma un elemento che certifica la maturità relazionale dell'alunno.

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