Rinnovo CCNL 2022/24: trattativa su aumenti e buoni pasto, prossimo incontro il 28 maggio
Prosegue il confronto per il rinnovo del CCNL 2022/24. Sindacati chiedono buoni pasto per 1,2 milioni di lavoratori, ma l'Aran frena per mancanza di coperture.


La trattativa per il rinnovo del CCNL 2022/24 coinvolge circa 1,2 milioni di lavoratori tra docenti, dirigenti e personale Ata. Al centro del confronto, avviato con l’obiettivo di concludere l’accordo entro fine anno, vi è la richiesta dei buoni pasto per tutto il personale scolastico. Tuttavia, l’Aran, agenzia che rappresenta il governo nei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, ha posto un freno: secondo il presidente Antonio Naddeo, senza una specifica disposizione di legge e nuove risorse economiche, l’inserimento dei buoni pasto nel contratto 2022-2024 non è al momento realizzabile.
Buoni pasto e orario di lavoro: la posizione dell’Aran e le richieste sindacali per il rinnovo CCNL 2022/24
La richiesta dei voucher nasce dalla modifica dell’orario settimanale da sei a cinque giorni, che ha portato l’orario giornaliero a superare le 7 ore e 12 minuti, soglia che, secondo le norme generali, attiva il diritto ai buoni pasto. La misura riguarderebbe soprattutto dirigenti scolastici e personale Ata, con un impatto solo marginale per i docenti. Nonostante il recente no della Commissione Cultura del Senato all’emendamento sui buoni pasto per assenza di copertura finanziaria, il sindacato Anief ha rilanciato la proposta. Il presidente Marcello Pacifico sottolinea che il principio dei buoni pasto può comunque essere inserito nel contratto, rimandando l’effettivo riconoscimento alla contrattazione di secondo livello, come già avvenuto in passato per la formazione retribuita.
Aumenti salariali insufficienti e fondi Pnrr: le altre richieste del comparto scuola
Oltre ai buoni pasto, i sindacati chiedono aumenti più consistenti rispetto ai 150 euro lordi per i docenti e ai 130 euro lordi per il personale Ata attualmente previsti, giudicati insufficienti a coprire la perdita del potere d'acquisto. È forte anche la pressione per la stabilizzazione dei precari, una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse e l’uso dei fondi del Pnrr e dei fondi di istituto per garantire benefici strutturali. Si chiede inoltre una semplificazione e unificazione dei contratti per rendere più efficiente il sistema scolastico.
Progetti e investimenti futuri: mense scolastiche e pieno utilizzo delle risorse
Nel frattempo, il governo ha firmato un decreto per finanziare ulteriori 210 progetti relativi alla realizzazione e messa in sicurezza delle mense scolastiche, grazie a oltre 83 milioni di euro del Pnrr. Questi investimenti puntano a potenziare l’offerta della scuola a tempo pieno, soprattutto al Sud, a cui sarà destinato almeno il 66,3% delle risorse. I lavori dovranno concludersi entro il 31 marzo 2026, con i collaudi previsti entro giugno dello stesso anno. Il prossimo incontro tra Aran e sindacati è fissato per il 28 maggio, data cruciale per chiarire se e come verranno accolte le richieste in corso, comprese quelle sui buoni pasto e sugli aumenti salariali.