Rinnovo CCNL 2022/24: Uil Scuola RUA denuncia risorse inadeguate e chiede al governo aumenti dignitosi
La Uil Scuola chiede aumenti dignitosi e più risorse per il rinnovo CCNL 2022/24. Allineare gli stipendi agli standard europei, lavoro agile e buoni pasto
Rinnovo CCNL 2022/24: - Uil Scuola RUA ha ribadito, nell'incontro con ARAN del 28 maggio 2025, l'urgenza di un rinnovo contrattuale che tenga conto della perdita del potere d'acquisto subita dal personale scolastico. L'organizzazione sindacale ha evidenziato che le risorse economiche disponibili non sono sufficienti a garantire aumenti salariali allineati all’inflazione, sollecitando una soluzione a livello politico.
Rinnovo CCNL 2022/24: aumenti troppo bassi rispetto all'inflazione
Durante il confronto tra ARAN e le organizzazioni sindacali sul rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024, la Uil Scuola ha espresso forte preoccupazione per l’entità degli aumenti previsti. Gli incrementi attuali, pari a circa 35-40 euro netti mensili, rappresentano solo un terzo del reale tasso di inflazione registrato. Questa situazione, secondo il sindacato, rende insostenibile un rinnovo che non tuteli adeguatamente il reddito dei lavoratori della scuola, già penalizzato dall’erosione del valore reale degli stipendi.
Per questo motivo, la Uil ha richiesto di trasferire il dibattito sul piano politico, al fine di identificare nuove fonti di finanziamento per il contratto. Tra le proposte avanzate, spicca la detassazione degli aumenti retributivi, che permetterebbe un incremento più concreto delle buste paga, e l’utilizzo delle risorse già stanziate per il triennio 2025/2027 nella Legge di Bilancio.
Allineare gli stipendi agli standard europei
La questione della valorizzazione economica del personale scolastico è stata posta con forza dalla Uil, che ha sottolineato la distanza tra gli stipendi italiani e quelli degli altri Paesi europei. L’organizzazione ha accolto con favore le recenti dichiarazioni di esponenti del Governo e del Ministro dell’Istruzione, che sembrano finalmente riconoscere questa criticità.
Secondo il sindacato, è indispensabile un confronto costante tra le parti per giungere a una revisione salariale concreta, in grado di riflettere la professionalità e il ruolo strategico degli insegnanti e del personale ATA. Questo processo dovrà avvenire attraverso una forte volontà politica e strumenti contrattuali adeguati, con l’obiettivo di garantire retribuzioni eque e attrattive.
Riforme normative e diritto alla contrattazione
Sul fronte normativo, la Uil ha chiesto modifiche significative alla bozza del contratto in discussione. In particolare, ha ribadito la necessità di:
- Estendere il diritto all’informazione e al confronto sindacale a tutte le organizzazioni rappresentative, anche se non firmatarie del contratto. Questo principio, sancito da recenti sentenze, è considerato fondamentale per garantire la democrazia sindacale e l’efficacia della contrattazione a tutti i livelli, dal ministero alle singole scuole.
- Assicurare che, in caso di atto unilaterale del dirigente scolastico, le RSU e i sindacati rappresentativi si impegnino comunque a raggiungere un accordo per la sottoscrizione del contratto di istituto.
Questi interventi mirano a rendere più inclusivo e trasparente il processo di contrattazione collettiva, valorizzando il ruolo di tutte le rappresentanze sindacali presenti nelle scuole.
Rinnovo CCNL 2022/24: nuove aperture su lavoro agile e buoni pasto
La Uil ha espresso apprezzamento per l’introduzione di due modifiche che recepiscono proposte avanzate nei precedenti incontri:
- L’estensione del diritto al lavoro agile e da remoto anche al personale Funzionario dell’Elevata Qualificazione, finora escluso da questa possibilità.
- Il passaggio da una fase di semplice confronto alla contrattazione vera e propria a livello di istituto sui criteri di accesso e l’estensione delle giornate lavorative in modalità agile o remota.
Infine, il sindacato ha riacceso i riflettori sulla questione dei buoni pasto, considerati un diritto emergente in relazione alla crescente flessibilità oraria nelle scuole. Pur riconoscendo la scarsità attuale di risorse per una loro estensione generalizzata, la Uil ha sottolineato l’esigenza di includere questo diritto nel contratto come principio normativo, e di avviare un percorso per il reperimento dei fondi necessari.
Il prossimo incontro tra ARAN e le organizzazioni sindacali è previsto dopo il 15 giugno, con l’obiettivo di proseguire il confronto sulle priorità individuate.