Sciopero nazionale studenti 14 novembre: UdS scende in piazza in 50 città

L'Unione degli Studenti indice uno sciopero nazionale in tutta Italia. Le richieste per una scuola diversa e la critica al governo Meloni.

13 novembre 2025 21:00
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L'Unione degli Studenti (UdS) ha proclamato uno sciopero nazionale per venerdì 14 novembre, coinvolgendo oltre 50 città italiane in una giornata di mobilitazione. L'iniziativa, che coincide con la giornata dedicata allo studente, mira a portare all'attenzione pubblica le rivendicazioni del sindacato studentesco. Un modello di scuola alternativo è al centro della protesta.

Le città coinvolte e la piattaforma della protesta

L'Unione degli Studenti ha confermato che la mobilitazione di venerdì vedrà un'adesione significativa, con manifestazioni già programmate in oltre 50 città italiane distribuite su tutto il territorio nazionale. Tra i centri urbani più importanti che parteciperanno attivamente allo sciopero figurano metropoli come Roma, Milano, Bologna e Napoli, affiancate da Pescara, Udine e Genova, a dimostrazione della capillarità della protesta. Questa giornata di sciopero, che si inserisce strategicamente nella data dedicata allo studente, non è un'azione isolata, ma rappresenta il culmine di un percorso di rivendicazione lanciato dall'organizzazione studentesca lo scorso agosto. Il cuore pulsante della protesta è sintetizzato dallo slogan "Un’altra scuola, un altro mondo è possibile", che riassume la piattaforma programmatica del sindacato studentesco, volta a un cambiamento strutturale del sistema d'istruzione.

Sciopero nazionale: le sei aree tematiche al centro

La piattaforma rivendicativa dell'Unione degli Studenti articola le richieste degli studenti attorno a sei aree tematiche fondamentali, che toccano tutti gli aspetti critici dell'attuale sistema educativo italiano. Le questioni sollevate spaziano dalla necessità di una revisione della didattica e dei metodi di valutazione, ritenuti non più adeguati, fino alla richiesta di un rafforzamento concreto del diritto allo studio per tutti. Inoltre, un'attenzione specifica è rivolta alle condizioni precarie di molti edifici scolastici, richiedendo interventi urgenti per l'edilizia scolastica sicura e moderna, e parallelamente si chiede un potenziamento della rappresentanza studentesca negli organi decisionali. Completano il quadro delle rivendicazioni temi di forte attualità sociale come il transfemminismo, il benessere psicologico degli studenti e la controversa gestione del rapporto tra scuola e mondo del lavoro, spesso criticato.

La critica alle riforme repressive del governo

Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'UdS, ha sottolineato l'urgenza della mobilitazione, specialmente alla luce delle continue riforme repressive avanzate dall'attuale esecutivo, ribadendo la convinzione che un modello scolastico alternativo sia concretamente realizzabile. Il rappresentante studentesco ha chiarito che i destinatari del messaggio sono la Presidente Meloni, il Ministro Valditara e l'intero apparato istituzionale del Paese. Francesco Valentini, membro dell'esecutivo nazionale, ha espresso la determinazione del movimento, affermando che la massiccia partecipazione di decine di migliaia di studenti renderà impossibile per le istituzioni ignorare la protesta. L'obiettivo dichiarato dello sciopero è quello di contrastare la narrazione promossa dal governo attuale e da quelli precedenti, che tende a dipingere la manifestazione come inutile e a soffocare la speranza di cambiamento.

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