Scuola: D’Aprile chiede risorse e stop ai tagli in bilancio

Il Segretario Uil al sit-in: servono investimenti strutturali per la scuola e tutele concrete per tutto il personale scolastico.

20 novembre 2025 08:30
Scuola: D’Aprile chiede risorse e stop ai tagli in bilancio - Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
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Giuseppe D’Aprile è intervenuto al sit-in sindacale di Piazza Vidoni per sottolineare che la scuola statale non può essere soggetta a continue riduzioni di spesa. Il Segretario Uil ha ribadito la necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse educative da parte dell'Esecutivo. Le richieste puntano a ottenere garanzie immediate sul rinnovo contrattuale e sulla stabilizzazione dei precari che operano nel settore.

Le richieste sindacali per il settore istruzione

Giuseppe D’Aprile ha presenziato alla manifestazione indetta dalle principali sigle del comparto, tra cui Cisl, Snals, Gilda e Anief, per evidenziare il forte disagio della categoria. Il messaggio lanciato dalla piazza è inequivocabile: il sistema educativo non deve essere trattato come una semplice voce di costo da abbattere, bensì come una risorsa cruciale per il Paese. I sindacati chiedono al Governo di abbandonare le logiche ragionieristiche che soffocano gli istituti. È fondamentale che la legge di bilancio preveda stanziamenti adeguati per garantire il pieno diritto allo studio e il corretto funzionamento delle strutture, superando i rigidi limiti contabili che impediscono una programmazione didattica efficace e di lungo periodo per le nuove generazioni.

Scuola e manovra: criticità sugli organici e supplenze

Dall'analisi tecnica delle bozze della manovra finanziaria emergono dettagli che preoccupano fortemente i rappresentanti dei lavoratori. D’Aprile ha denunciato provvedimenti che rischiano di compromettere la qualità dell'offerta formativa, come la riduzione dei posti disponibili per il personale ATA e per i docenti, nonostante il fabbisogno reale sia in crescita. Particolarmente critica è la norma relativa alle supplenze brevi, che obbligherebbe i dirigenti scolastici a coprire le assenze fino a dieci giorni utilizzando esclusivamente risorse interne. Questa misura, pensata per generare risparmi, finirebbe per gravare pesantemente sui docenti in servizio, aumentando i carichi di lavoro. Manca una visione d'insieme che tuteli la continuità didattica e non sono previsti interventi strutturali sufficienti per il personale scolastico che attende risposte sulla gestione quotidiana.

Precariato e investimenti per i rinnovi contrattuali

Lo sguardo dei sindacati è rivolto anche alle prospettive future e al rinnovo del contratto collettivo per il triennio 2025/2027. Le rivendicazioni non si fermano alla difesa dell'esistente ma puntano a una reale valorizzazione economica di chi lavora quotidianamente negli istituti italiani. D'Aprile ha elencato una serie di priorità imprescindibili: lo stanziamento di risorse certe per gli aumenti salariali, l'estensione della carta del docente a tutti i lavoratori precari e soluzioni definitive sul fronte dei buoni pasto. L'obiettivo primario resta quello di colmare il divario normativo ed economico tra personale di ruolo e a tempo determinato, garantendo piena equità di trattamento. La mobilitazione proseguirà finché non verranno individuate risorse aggiuntive che riconoscano la dignità professionale dei lavoratori e il ruolo centrale della comunità educante per la crescita della nazione.

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