Scuola di San Siro a Milano formata dal 100% di alunni stranieri: attacco della Lega, risponde la DS

La scuola di San Siro a Milano con il 100% di alunni stranieri accende il dibattito politico, ma la dirigente difende il modello didattico.

11 novembre 2025 20:00
Scuola di San Siro a Milano formata dal 100% di alunni stranieri: attacco della Lega, risponde la DS - Matteo Salvini
Matteo Salvini
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Una scuola primaria a San Siro, Milano, è al centro del dibattito. La sua particolarità è avere il 100% di alunni stranieri, anche se la dirigente scolastica precisa che sono tutti bimbi nati in Italia. Mentre la Lega denuncia una "mancata integrazione", l'istituto risponde con innovazione e un forte impegno sociale contro la dispersione.

Il caso della scuola di San Siro e lo scontro politico

Una scuola primaria nel quartiere San Siro di Milano è al centro dell'attenzione mediatica per la composizione delle sue classi, dove la totalità degli alunni ha origini straniere. La dirigente scolastica reggente ha immediatamente precisato che, sebbene classificati come stranieri, si tratta in realtà di "tutti bimbi nati in Italia". Questa realtà demografica, con la maggioranza degli alunni di origine arabofona (egiziana e romena), riflette fedelmente la popolazione residente nel quartiere. L'europarlamentare della Lega, Isabella Tovaglieri, ha recentemente rilanciato il caso, denunciando la situazione come un fallimento delle politiche immigrazioniste e l'assenza di integrazione.

Pregiudizi, "white flight" e i risultati degli alunni

Il dibattito sulla scuola si intreccia con il persistente fenomeno del "white flight", ovvero la "fuga delle famiglie italiane", che spesso preferiscono iscrivere i figli in istituti paritari. Questa scelta sembra alimentata dal pregiudizio che un'alta concentrazione di alunni stranieri possa causare contraccolpi o ritardi nei programmi didattici. La dirigente scolastica smentisce con forza questa narrazione, sottolineando che gli alunni, nati in Italia, mostrano una distribuzione di capacità e difficoltà del tutto analoga a quella di qualsiasi altra classe. A riprova dell'infondatezza di questi timori, la reggente evidenzia l'ottimo proseguimento degli studenti alle scuole medie, dove le richieste di iscrizione rimangono "altissime".

La scuola stranieri Milano: strategia e presidio sociale

Per contrastare la segregazione e l'abbandono, l'istituto punta sull'innovazione, diventando un "polo di sperimentazione didattica" seguito dall'Università Bicocca. È stato reintrodotto e attualizzato il metodo Pizzigoni, originariamente concepito per famiglie dialettofone e oggi efficace per l'osservazione della realtà. La scuola opera come un "presidio sociale" dove l'aspetto relazionale precede la didattica, poiché, come afferma la dirigente, "se non 'catturi' gli studenti non puoi insegnare matematica". La priorità resta la lotta alla dispersione scolastica, che si affronta con un organico stabile e un rapporto con le famiglie in miglioramento, respingendo l'idea di quote "impraticabili".

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