Scuola DL 127/2025: su GPS sostegno, ITP e concorsi PNRR
Decreto Scuola 127/2025: al Senato restano 44 emendamenti. In discussione proroga GPS sostegno, validità titolo ITP e concorsi PNRR


Il Decreto Scuola 127/2025 è entrato nel vivo dell’esame parlamentare: in VII Commissione Cultura al Senato restano al voto 44 emendamenti, tra cui quelli segnalati dal sindacato Anief. Il provvedimento affronta temi cruciali come la lotta al precariato, la proroga delle assunzioni da GPS sostegno, il mantenimento del titolo ITP fino al 2026 e la pubblicazione degli elenchi idonei nei concorsi PNRR.
Precariato e proroghe al centro del dibattito
L’esame del decreto ha già respinto oltre metà delle modifiche presentate, ma le prossime votazioni potrebbero segnare passaggi decisivi. Anief ha portato l’attenzione su nove proposte ritenute fondamentali: la proroga al 2026 dei corsi Indire con validità del servizio anche per l’a.s. 2024/25, la possibilità di conteggiare gli ultimi otto anni e il riconoscimento del titolo estero conseguito entro il 24 aprile 2025. Centrale anche la proroga delle assunzioni da GPS sostegno, che garantirebbe maggiore continuità didattica per gli studenti e nuove prospettive per i docenti precari.
Titolo ITP e concorsi PNRR
Tra gli emendamenti segnalati spicca la richiesta di estendere al 2026 la validità del diploma ITP, consentendo ai docenti tecnico-pratici di continuare a insegnare senza il vincolo immediato della laurea. In parallelo, il sindacato chiede lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi PNRR, includendo anche il 30% dei candidati idonei a seguito delle rinunce, a partire dal 2025. Fondamentale inoltre la pubblicazione ufficiale degli elenchi degli idonei, misura attesa da migliaia di docenti che aspirano a un’assunzione stabile dopo aver superato le prove concorsuali.
Dirigenti scolastici e prospettive future
Un altro punto rilevante riguarda la proposta di messa ad esaurimento delle graduatorie di merito del concorso per dirigenti scolastici, una misura che permetterebbe di ridurre il numero di candidati in attesa da anni di una collocazione definitiva. Il decreto, complessivamente, mira a delineare un quadro normativo in grado di ridurre la frammentazione e fornire stabilità al sistema scolastico. Le prossime votazioni in Senato saranno determinanti per capire quali delle istanze portate avanti dalle parti sociali e dai parlamentari troveranno accoglimento e si tradurranno in misure concrete già dall’anno scolastico 2025/26.