Servizio scuole paritarie: per il TAR Lazio è imposstibile partecipare al Concorso PNRR 3

Servizio prestato nelle scuole paritarie non è valido per il terzo concorso straordinario. La sentenza n. 17665/2025 del TAR Lazio chiarisce i requisiti.

A cura di Scuolalink Scuolalink
28 ottobre 2025 13:00
Servizio scuole paritarie: per il TAR Lazio è imposstibile partecipare al Concorso PNRR 3 - TAR Lazio
TAR Lazio
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Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 17665/2025, ha stabilito un punto fermo sul concorso straordinario per docenti. Respinto il ricorso di un gruppo di aspiranti insegnanti provenienti dalle scuole paritarie. Secondo i giudici, i tre anni di servizio svolti in istituti non statali non costituiscono requisito valido per questa specifica procedura. La decisione sottolinea la natura della selezione: una misura emergenziale per ridurre il precariato storico statale, non un concorso aperto a tutti.

La natura del concorso straordinario

Il recente pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (sentenza n. 17665/2025) ha rigettato le istanze presentate da un gruppo di aspiranti docenti. Questi ultimi chiedevano l'ammissione al concorso straordinario, nonostante avessero maturato la loro esperienza prevalentemente in istituti paritari. Come riportato anche da fonti stampa qualificate, tra cui 'Il Sole 24 Ore', il nodo centrale della decisione risiede nella specifica finalità della procedura. I giudici hanno chiarito che non si trattava di un concorso ordinario, aperto a tutti sulla base di titoli e abilitazioni, ma di una misura mirata e urgente.

Scuole paritarie e il principio di equiparazione

La sentenza ha stabilito che non sussiste alcuna ingiustizia nel riservare questa specifica selezione a una platea ristretta di candidati. Il servizio svolto nelle scuole statali era il criterio premiante. L'obiettivo dichiarato era affrontare l'emergenza strutturale del precariato storico che affligge il sistema scolastico pubblico da molti anni. Di conseguenza, secondo il TAR, nessuna equiparazione è applicabile tra il servizio statale e altri percorsi. Né l'esperienza nelle scuole paritarie, né i percorsi formativi universitari specifici, né le supplenze in scuole private o enti accreditati sono stati ritenuti sufficienti per scardinare questo principio.

I canali alternativi per l'abilitazione

L'esclusione dal concorso straordinario non preclude, tuttavia, altre vie per l'accesso all'insegnamento. La decisione del TAR, infatti, non mette in discussione il valore del servizio svolto nelle paritarie in senso assoluto, ma ne limita la validità ai fini di questa procedura specifica. I giudici hanno ribadito che per gli aspiranti docenti esclusi, inclusi quelli con esperienza in istituti privati accreditati, resta pienamente accessibile il canale ordinario di reclutamento. Questa via rappresenta la modalità standard per l'immissione in ruolo, basata sui requisiti di abilitazione e titoli di studio previsti dalla normativa vigente, garantendo l'accesso alle selezioni pubbliche.

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