Sigarette e tabacco: stangata dei prezzi con la Manovra 2026

Nuovi rincari su sigarette e tabacco: ecco come cambieranno i costi per i fumatori a partire dal primo giorno del nuovo anno e per i prossimi tre.

14 dicembre 2025 16:00
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Dal 1° gennaio 2026 scatteranno nuovi aumenti per le sigarette e il tabacco, come previsto dalla Manovra economica. Una misura che introdurrà rincari fiscali progressivi per i prossimi tre anni, coinvolgendo anche il settore delle sigarette elettroniche e prodotti affini.

Aumenti graduali per le sigarette

Il Governo ha pianificato una strategia basata su una crescita costante della tassazione, distribuita in un arco temporale di tre anni. Per garantire chiarezza sui rincari, ecco come saranno ripartiti gli scatti temporali previsti dalla normativa:

  • Anno 2026: il primo incremento medio sarà di circa 15 centesimi a pacchetto.

  • Triennio 2026-2028: l'aumento totale supererà i 40 centesimi rispetto ai listini attuali. L'aggravio complessivo sui costi renderà l'abitudine al fumo decisamente più onerosa per i consumatori italiani nel medio periodo, segnando un cambiamento netto rispetto al passato.

Impatto concreto sui costi quotidiani

Attualmente, la maggior parte dei pacchetti si colloca in una fascia di prezzo compresa tra i 5,30 e i 5,50 euro. La revisione delle accise sui tabacchi è destinata a modificare questi valori al rialzo, incidendo in modo tangibile sul budget personale delle famiglie. Sebbene il rincaro appaia progressivo, l'effetto cumulato influenzerà le spese quotidiane dei fumatori e potrebbe orientare diversamente le scelte di consumo future. L'obiettivo implicito è colpire il portafoglio per disincentivare l'acquisto ricorrente, rendendo il vizio del fumo economicamente insostenibile per molte fasce di reddito.

Coinvolte anche le sigarette elettroniche

La stretta fiscale non risparmia le nuove tecnologie: anche i liquidi da inalazione e i dispositivi elettronici subiranno aumenti, colpendo un mercato in forte espansione soprattutto tra i giovani. Questa misura persegue un doppio scopo dichiarato: da un lato incrementare le entrate pubbliche, portando risorse fresche nelle casse dello Stato, dall'altro tutelare la salute nazionale. Resta da capire se tale intervento riuscirà davvero a ridurre il consumo di tabacco o se si limiterà a rappresentare un ulteriore peso economico per i cittadini, senza intaccare le abitudini consolidate.

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